TREMONTI NON ACCETTA LE MODIFICHE DI LOMBARDO ALLE CLAUSOLE VESSATORIE

Salta la firma del protocollo d’intesa sul definitivo trasferimento del demanio dell’aeroporto al Comune di Comiso. Il ministro Tremonti non ha firmato l’accordo rifiutando le modifiche alle clausole vessatorie che erano state proposte dal presidente della Regione Lombardo il quale, dal canto suo, si è detto fortemente contrario alla firma di un documento che contiene vincoli penalizzanti per l’impianto con conseguenze negative che si rifletterebbero sull’economia della provincia di Ragusa e della Sicilia, confermando così l’impegno preso a sostegno dell’aeroscalo. A lanciare l’allarme sulla vicenda era stato nei giorni scorsi l’on. Pippo Digiacomo il quale aveva avuto notizie relativamente ad alcune parti del documento che si sarebbero tradotte in un forte declassamento dell’aeroscalo. Il solo fatto, ad esempio, di non considerare l’aeroporto di interesse nazionale, farebbe cadere l’impegno dello Stato a pagare tutti i servizi necessari e metterebbe di fronte al fallimento la società di gestione che non potrebbe mai sobbarcarsi gli oneri milionari che lo stesso Stato paga in tutti gli altri aeroporti italiani. “Il governo nazionale dunque dichiara l’on. Digiacomo – si disinteressa dell’aeroporto di Comiso e il sindaco dov’è, cosa fa? Silenzio assoluto! Sui perché che ho rivolto qualche giorno fa riguardo la mancata apertura dell’aeroporto al traffico aereo commerciale comunitario ed extracomunitario, per il quale è stato progettato, finanziato e costruito, finora non ho ricevuto alcuna risposta precisa. Oggi ho una serie di domande che rivolgo in modo diretto all’ENAC: 1) In base a quale dettato normativo è vietato all’Ente Territoriale Comune avere in proprietà il sedime di un aeroporto di rilevanza nazionale, atteso che l’art. 697 del Codice della Navigazione (alla lettera a) afferma che sono aperti al traffico aereo civile gli aeroporti appartenenti allo Stato ed agli Enti Pubblici Territoriali?  2) Vi è una norma di rilevanza maggiore a questa e se sì qual è? 03) Vi è un differente trattamento fra gli aeroporti appartenenti allo Stato e quelli appartenenti agli Enti Pubblici Territoriali? 4) Se sì, dov’è scritta questa norma? 5) Enac conferma che a firma del Direttore Generale è stato assegnato al Comune di Comiso l’onere di Stazione Appaltante? 6) Enac conferma che, con l’approvazione del progetto definitivo del nuovo aeroporto di Comiso, è stato dato incarico al Comune di attivare le procedure di esproprio delle aree esterne al sedime demaniale interessate dagli interventi? Attendo risposte precise, non generiche ed evasive. Ancora una volta invito il sindaco a far valere le ragioni del Comune di Comiso e a non sottostare a nessuna ipotesi di declassamento dell’aeroporto; in caso contrario si renderebbe complice di questo ormai palese, e non più giustificabile in alcun modo, tentativo di espropriare Comiso, la provincia di Ragusa e la Sicilia di un’infrastruttura di grandissima rilevanza economico-sociale. Con il presidente Lombardo abbiamo concordato un’azione forte da condurre presso l’Unione Europea per verificare se si profilano danni all’utilizzo di risorse pubbliche regionali, statali e comunitarie. Invito, infine, la società di gestione a mettere in mora il Comune e il Governo italiano per l’impossibilità di potere utilizzare una struttura per la gestione della quale ha già versato 22 milioni di euro e, conseguentemente, chiedere il legittimo risarcimento danni”.

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