È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
TRE PROCESSIONI IN UN POMERIGGIO DI DOMENICA A RAGUSA IBLA
25 Mar 2013 07:18
Il misticismo e la devozione. Con la cornice dei fedeli che, in silenzio, hanno seguito lo snodarsi di ben tre processioni quelle che, tenutesi in un solo pomeriggio, hanno dato il via, ieri, alla celebrazione delle “Quarantore di adorazione del Santissimo Sacramento”. Una partecipazione consistente, molto di più di quella dello scorso anno. Con l’intenzione, da parte di chi era presente, di immergersi nel significato ricco di messaggi simbolici e di grande tradizione contenuto nei riti della Settimana santa a Ragusa Ibla. Anche stavolta sono state le confraternite, antiche associazioni di fedeli, ad animare, una dopo l’altra, le processioni dei rispettivi simulacri caratterizzati, oltre che dalla presenza dei devoti, dall’accompagnamento della banda musicale “San Giorgio”. Il tono mesto della marcia eseguita, che di volta in volta ha cambiato autore, ha contribuito a rendere il quadro d’insieme ancora più suggestivo. Come certamente ricco di fascino è stato il transito dei simulacri tra le viuzze del quartiere barocco. E non è un caso che i molti turisti presenti (numeri confortanti anche per gli operatori del settore in vista della settimana che anticipa la Pasqua) siano rimasti, in pratica, a bocca aperta al passaggio dei cortei. Anche perché si tratta di manifestazioni religiose di cui si parla nei commentari della fine del Quattrocento e che, quindi, sono stati tramandati di secolo in secolo, di generazione in generazione, sempre uguali a loro stesse. E’ stato come mettere in rilievo le caratteristiche pregnanti di una cultura che affonda le proprie radici nella notte dei tempi.
Momenti di alta spiritualità che, ieri pomeriggio, si sono ripetuti più volte. In che modo? Prima l’uscita dalla chiesa in cui risiede ogni confraternita, poi la processione verso il duomo di San Giorgio per l’adorazione del Santissimo Sacramento, quindi il rientro nell’edificio di culto di provenienza. La prima processione è stata quella della confraternita Addolorata dalla chiesa dell’Itria di salita Commendatore. Da qui, dopo essere stato portato in piazza Repubblica, il simulacro di Santa Maria Addolorata è transitato per via del Mercato sino a raggiungere piazza Duomo e quindi l’ingresso nella chiesa madre. La seconda processione, animata dalla confraternita Maddalena, è stata caratterizzata dall’uscita, tra due ali di folla, dalla chiesa omonima di corso XXV aprile. Dopo il transito in piazza Pola, l’avvio verso il Duomo di San Giorgio. L’ultima processione quella proveniente dalla chiesa di San Francesco all’Immacolata, animata dalla confraternita “Santissimo Rosario – Sciabica”, per mettere in rilievo il simulacro di Gesù alla Colonna che, anche in questo caso, è stato condotto, per il fervorino eucaristico, all’interno del Duomo. Il parroco, don Pietro Floridia, ha ricordato il significato intimamente religioso delle “Quarantore” con preghiere silenziose, canti e riflessioni. Oggi, Lunedì santo, si continua con la processione del gruppo statuario “Gesù nell’orto degli ulivi” da parte dell’arciconfraternita di San Giacomo apostolo a partire dalle 18,45 dall’omonima chiesa all’interno dei Giardini iblei. Alle 19,45, la processione con “La Pietà”, della confraternita “Buona morte”, dalla chiesa di Santa Lucia. Domani, Martedì santo, a partire dalle 20, dalla chiesa di San Filippo Neri di via Giusti (restaurata di recente), la processione con “La Veronica”.
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