TRATTAMENTO DI MIOTENOFASCIOTOMÍA E METODO ESSENTIS

Sono in corso in Italia un ciclo di conferenze mediche che vedono impegnati il Dr. Igor Nazarov – Chirurgo pediatrico russo e Direttore di Cinamed (www.cinamed.es – Barcellona) e Frédéric Guez – Osteopata D.O. e Direttore del Centro Metodo Essentis® (www.metodoessentis.com – Barcellona).

Nazarov  è pioniere in Spagna del trattamento di Miotenofasciotomía selettiva e chiusa che lo stesso pratica da oltre vent’anni e che si rivolge a pazienti di tutte le età con problemi muscolari con conseguenze da paralisi cerebrali o anche traumi cranioencefalici. Inoltre problemi muscolari di pazienti affetti da deformità ai piedi, al collo o altre patologie. Questo tipo di pazienti lamentano ritrazioni muscolari provocate da fibre accorciate che ostacolano il movimento di diverse parti del corpo e che influenzano negativamente tutte le aree dell’apparato motorio.

La Miotenofasciotomía consiste nel sezionare le fibre accorciate che limitano i movimenti senza danneggiare né il muscolo né le fibre sane. È un tipo di chirurgia minimamente invasiva e consiste nella realizzazione di operazioni percutanee (senza aprire) che si effettuano con un bisturi sottile e appuntito e che intervengono solo nelle fibre accorciate che limitano i movimenti.

I miglioramenti dei pazienti che si sottopongono a questo tipo di intervento riguardano la capacità di camminare, l’equilibrio, l’estensibilità delle estremità e in generale una migliore coordinazione psicomotoria e un benessere psicologico.

In stretta collaborazione col Dr. Nazarov collabora l’equipe che utilizza il metodo Essentis ® (formata da osteopati, fisioterapisti, agopunturisti, allenatori personali, , ecc…) che dopo un’attenta analisi e valutazione della patologia del paziente sviluppano un programma personalizzato che si adatti costantemente alle specifiche necessità. (approccio olistico).

« Quando con la mia equipe di terapisti abbiamo cominciato a trattare pazienti con paralisi cerebrale – spiega Guez – ci stupì che i protocolli classici di neuro-riabilitazione non prendessero in considerazione l’origine del problema: il cranio. Se il cranio rappresenta il luogo centrale dello sviluppo psicomotore di un bambino classico, perché non dovrebbe esserlo per un bambino con paralisi cerebrale? I miglioramenti derivanti dal nostro programma riguardano le disfunzioni muscolo-scheletriche, viscerali e craniali che limitano la mobilità, uniti a un miglioramento importante della forza e resistenza muscolare».

 

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