TRASMISSIONI BETONIERA PENALIZZANO LA FILIERA AGRICOLA

Sul contenuto di alcuni programmi televisivi aventi per tema i prodotti agricoli provenienti dal Meridione, trasmessi da emittenti di interesse nazionale, decine di migliaia di produttori ed operatori onesti continuano a subire, increduli, la sopraffazione dell’incompetenza, dell’ignoranza e della senilità incipiente dei conduttori. Di fronte a questo scandaloso scenario, una sorta di “betoniera” mediatica, che purtroppo si ripete con puntuale ciclicità, Confagricoltura Ragusa chiederà l’avvio di una riflessione al livello nazionale della Confederazione dichiarandosi pronta a tutte le forme di protesta più vigorose e radicali.

“Definiamo indecoroso l’atteggiamento, i commenti e le soluzioni proposte in occasione della conduzione di alcune trasmissioni andate in onda a livello nazionale – dice il presidente di Confagricoltura Ragusa, Sandro Gambuzza – il tema purtroppo si ripete: i prodotti della terra, a maggior ragione se di provenienza meridionale, hanno prezzi esosi ed ingiustificati per il consumatore e contribuiscono a far lievitare l’inflazione. In questi giorni è toccato al ciliegino, ma nel passato è toccato alle zucchine e magari fra qualche mese toccherà a qualche altra produzione della nostra terra. Le immagini dalle emittenti nazionali sono ormai stampate in modo indelebile sulla retina dei produttori: i dati diramati dall’Istat e le telecamere puntate sui banchi di ortaggi e frutta. Informare che a fronte di ortaggi il cui prezzo è lievitato per motivi legati all’andamento climatico o alle ridotte superfici coltivate, come è accaduto per il ciliegino, il consumatore può tranquillamente, e per un breve lasso di tempo, supplire consumando il pomodoro a grappolo che ha un prezzo molto inferiore a quello del periodo, sarebbe una informazione onesta e competente. Sono queste due qualità, a ben riflettere, che forse scarseggiano”.

 

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