TRASFERTA CHIUSA A PALERMO?

Un’altra lunga trasferta per la Pallamano Ragusa. Domani, alle 18, il sette allenato da Saro Cappello sarà di nuovo di scena a Palermo. E dopo la sconfitta patita ad opera del Cus, stavolta gli iblei se la vedranno con la Polimedical. Un’altra corazzata, da prendere assolutamente con le molle, per quanto riguarda questa seconda gara della fase ad orologio del campionato di Serie B. Un avversario a cui i ragusani hanno già fatto paura, qualche giornata addietro, anche se adesso le condizioni dell’organico ibleo non sono delle migliori per potere pensare all’effettuazione di voli pindarici. “Come diciamo sempre, quando affrontiamo avversari del genere – afferma Cappello – non partiamo già battuti. Proveremo a giocarcela. Ma certo devo anche riflettere sul fatto che non ho avuto la disponibilità, nel corso della settimana, del portiere Davide Schembari che, alle prese con il solito problema al ginocchio, sarà schierato sin dal primo minuto in quanto vuole comunque fornire il proprio contributo. E’ evidente, però, che la sua operatività sarà limitata al massimo. E poi ho dovuto rinunciare ad un paio di pedine, sempre nel corso della settimana, che non si sono potute allenare a causa dell’influenza. Quindi non so in che condizioni le ritroverò nel corso della partita. Diciamo che, come è accaduto abbastanza sovente durante le trasferte lunghe sostenute in questa stagione, partiremo sapendo di dovere fare i conti con numerose incognite. Spero, però, che nei ragazzi sia ancora vivo quanto accaduto domenica scorsa. E cioè i duri colpi, sportivamente parlando, subiti in campo da parte dei giocatori del Cus. Faccio, quindi, affidamento sulla loro voglia di rivalsa. Quantomeno per provare a rendere la vita difficile ai nostri prossimi avversari”. L’inizio della fase ad orologio, dunque, tutto in salita per gli atleti iblei. “Ma naturalmente, speriamo di rifarci – spiega il presidente Salvatore Girasa – strada facendo. Al momento, però, vogliamo soltanto pensare alla partita di domani ed è giusto che l’impegno, da parte di tutti, sia massimo perché abbiamo dimostrato quello di cui siamo capaci quando scendiamo in campo con grinta e determinazione. Giocare in velocità è la nostra arma migliore e cercheremo di sfruttarla pure in questa situazione seppure non tutti siano al top della condizione. Dovremo, ancora una volta, cercare di gettare il cuore oltre l’ostacolo nel tentativo di migliorare sempre di più il nostro rendimento. Anche quando buona parte dell’organico, come accadrà domani, si trova in difficoltà per motivi di carattere fisico”.

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