TRASFERIMENTO FACOLTÀ UNIVERSITARIE A CATANIA

La decisione assunta dal Senato Accademico dell’Università di Catania di interrompere, in modo unilaterale, la presenza delle facoltà di Agraria e Giurisprudenza a Ragusa già dal prossimo anno ha il significato inequivocabile di una scelta proditoria che non lascia interpretazioni di sorta.

Giovanni Avola, segretario generale della CGIL di Ragusa così commenta:

“Il nostro convincimento nasce dal fatto che il Consorzio universitario ibleo ha già onorato gran parte degli impegni assunti che sono il pagamento del dovuto per l’anno 2010 e una rata pari a 750 mila euro per il 2011.

Rimane scoperta, per la verità, una seconda rata ; ovvero una somma derivante da un contenzioso precedente che essendo priva di scadenza non è corredata di perentorietà.

Vi sono altri elementi che sono utili alla memoria e quindi al sostegno della nostra opinione:

il Magnifico Rettore, Recca, in un recente incontro, presente lo scrivente, con il Presidente del Consorzio, Enzo Di Raimondo, si era impegnato che il prossimo anno accademico gli studenti dei due corsi sarebbero rimasti a Ragusa; la convenzione firmata il 6 giugno del 2010,peraltro, prevedeva che non si sarebbe trasferita facoltà da Ragusa se non si fosse realizzato il quarto polo universitario che come si sa è salato per il dietro front dell’Università privata Kore di Enna.

 Da notizie da noi assunte la Provincia Regionale, in fase di assestamento di bilancio, destinerà un’ ulteriore somma di trecento mila euro al relativo capitolo.

Scritto questo non rimangono che ovvie riflessioni: tutto sta avvenendo nel più assoluto silenzio della classe dirigente politica di questa provincia che assiste all’ennesimo scippo con disinvoltura e indifferenza che indicano, in modo chiaro, il declino culturale di una comunità che rimane senza le sue eccellenze universitarie.

La CGIL di Ragusa non volendo fare parte di questo coro, ammutolito e silente, propone:

la immediata convocazione del cda del Consorzio universitario; la richiesta di un incontro urgente con il Magnifico Rettore,Recca e il Presidente della Regione, Lombardo; la convocazione di una conferenza di servizio alla ripresa dell’attività  per rimettere in campo le premesse per la costruzione del Quarto Polo Universitario.

Riteniamo che non bisogna demordere. Uniti e coesi in questa vertenza, siamo certi, ci ritroveremo in tanti certi di poter giocare una partita difficile ma decisiva.”

 

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