TRANSAZIONE UNIVERSITA’ QUALCOSA NON QUAGLIA !

In merito alla bozza di transazione che è stata pubblicata sul sito online “Ragusa oggi”, mi permetto di obiettare che il conteggio  enumerato  sul debito contratto con l’Ateneo di Catania non torna,  e veniamo ad illustrarli:esaminando la transazione , già firmata ad ottobre del 2012  da Siracusa con l’Ateneo di Catania, si legge che l’importo complessivo dovuto è di 9.068.268,60 ,sorte  capitale, da corrispondere in 10 anni con un tasso annuo  dell’1,5, per un importo complessivo a scadenza  di  E.9.748. 388,70 , interessi corrispondenti a E. 680.120,00. Bene , applichiamo lo stesso conteggio con Ragusa . Da quanto riportato dai giornali , se risponde al vero, il debito complessivo ammonta a E. 9.561.815,00, calcoliamo all’1,50 l’interesse annuo ed  avremo E.711.370,00 annui, che moltiplicati per 15 anni otterremo  a scadenza l’importo di E. 10.670.552 ,  risultando superiore alla somma totale riportata dai quotidiani (10.510.502) con una differenza di  E.160.00,00. Orbene, calcoliamo gli interessi dovuti: conteggiando la differenza tra la somma totale dovuta con interessi dovuta, corrispondente a 10.670.552, e la sorte capitale di E.9.561.815, otterremo E.1.108.737,00. Da quanto riportato dai quotidiani gli interessi prospettati dalla Provincia ammonterebbero ad E. 838.687,00 , ergo, la differenza stimata  è di E. – 270.000,00 che divisi per 15 anni ammonterebbe ad E. 18.000,00 annui! Ovviamente questi calcoli sono stati fatti in maniera semplicistica prendendo a modello la transazione firmata da Siracusa con l’Ateneo catanese , non volendo in alcun modo delegittimare gli uffici  della Provincia che hanno approntato la bozza della transazione, ma opportunamente si vuole  sottoporre all’attenzione dei lettori che, se è stata applicata dal Direttore generale una regola di conteggio con Siracusa perché questa dovrebbe differenziarsi con Ragusa, che oltretutto allunga il piano di rientro di 5 anni in più? Che,  se da un conto  avvantaggia i due enti soci per un minore esborso annuale , dall’altro , li penalizza per un maggiore esborso di  interessi! Sorge spontanea una domanda “ dall’uomo della strada” , in tal caso dal semplice lettore : non hanno riflettuto , non si pretende i due commissari , ma i dirigenti  dei due enti di  approntare una bozza comune in modo tale da poter contrattare, nel caso in cui vi  fosse stato un margine a trattare, con il Direttore generale dell’Ateneo di Catania , anziché stilare  singolarmente l’offerta transattiva, presentandosi, di sicuro, con  una minore forza contrattuale, agevolando e  favorendo in tal modo l’imposizione da parte dell’Amministratore dell’Ateneo? Oppure , c’è qualche progetto recondito di intralciare l’accordo transattivo frapponendo con artifici contabili la sottoscrizione? Si vedrà …. a pensar male si fa danno! Rimaniamo in attesa degli sviluppi , a breve !                                                                                                      

   

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