TRANQUILLI, TUTTO PROCEDE IRREGOLARMENTE!

Ancora una volta nell’aula consiliare di Palazzo San Domenico si è ascoltata l’ormai nota litania dei Tutto procede regolarmente! – Tutto è a posto! – Tutto è in regola!

Questi, più o meno, i toni con i quali l’assessore Giorgio Belluardo ha, infatti, inteso tranquillizzare il pubblico presente in aula, la sera di giovedì 30 marzo, intervenendo per rispondere a diversi dubbi e domande che partecipanti e  relatori avevano sollevato durante tutto il corso della serata.

In particolare, al convengo sul tema “Alluvioni a Modica, catastrofi naturali o umane?”, si rimarcava la totale mancanza di notizie sui lavori che si stanno svolgendo nei siti maggiormente danneggiati dalle acque torrenziali della notte del 23 gennaio scorso e nei quali, addirittura, come denunciato dal locale mensile Dialogo, non vi è presenza di alcun cartello di cantiere, come previsto dalla legge.

Certo appare strano che dei lavori che si svolgono con la supervisione del Comune presentino lacune così grossolane, specialmente se si pensa che al controllo e alla repressione di questi illeciti sono chiamati gli agenti del NOPE, ovvero una apposita squadra di agenti di polizia municipale.

Ma volendo interpretare la mancanza del cartello come una distrazione, di certo non ci saremmo mai aspettati, dopo le dichiarazioni dell’assessore, di trovarci davanti ad una vera e propria contravvenzione con tanto di denuncia alla Procura della Repubblica di Ragusa.

Stiamo parlando della contravvenzione n.11214, del 28 marzo scorso, con la quale il genio Civile di Ragusa decreta la sospensione dei lavori abusivi ..in Modica area sottostante la Via Nazionale lungo la via Trani. Visto che i lavori di cui trattasi non risultano autorizzati da questo ufficio ai sensi dell’art.94 del D.P.R. n.380/2001 (ex art.18 della legge 64/74)”.

Questo e tutti gli altri dettagli del caso sono da tutti visibili, come certamente sanno bene i professionisti del settore, sulle pagine web dei vari dipartimenti della Regione Sicilia e, nel caso specifico, quello tecnico del Servizio Genio Civile:

[http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE/PIR_LaStrutturaRegionale/PIR_AssInfrastruttureMobilita/PIR_Diptecnico/PIR_GenioCivileRagusa/PIR_1213925.0528569333/PIR_DecretiDirigenzialiArt68LR212014Anno2017/PIR_Marzo2017/D.D.%20n.%200069907%20del%2028%20marzo%202017%20sospensione%20lavori%20con.pdf]

Vogliamo, tuttavia, pensare che alla data del convegno l’assessore Belluardo non fosse ancora a conoscenza di questa decretazione di sospensione dei lavori e che, pertanto, non potesse metterne a conoscenza l’uditorio, ma auspichiamo che al più presto o, comunque, in occasione di un eventuale prossimo momento di confronto con la città su questi temi, possa rendere edotti i cittadini su questa specifica situazione e, più in generale, su tutti i lavori post alluvione che si stanno svolgendo in città.

Nell’apprendere che vengono fatti dei lavori (e che lavori!) in assenza di specifica ed indispensabile autorizzazione da parte del Genio Civile, non è di certo la tranquillità la condizione nella quale si trovano, oggi, i cittadini modicani.

E non sarà sufficiente l’ormai scontato refrain propagandistico della velocità e dell’efficienza a rassicurarli, anche perché abbondantemente contraddetto dai fatti, nei quali la fretta prende, sovente, il posto della velocità e l’inefficacia quello dell’efficienza.

Quello che, però, ci rende particolarmente preoccupati, e che come movimento abbiamo già evidenziato in recenti interventi, è l’assenza di informazioni sul Piano Comunale di Protezione Civile da parte dell’amministrazione e del Sindaco, nonostante l’impegno preso in Consiglio Comunale.

Su questo, oltre a reiterare l’invito a Sindaco ed amministrazione, intendiamo sollecitare i consiglieri comunali, affinché facciano diventare il Piano Comunale di Protezione Civile la priorità della loro azione e la avvertano come la principale urgenza della città, ancor più della disastrosa situazione finanziaria.

La sicurezza dei cittadini è, in assoluto, il primo diritto che una comunità deve garantire e non è possibile accettare ulteriori lentezze, superficialità e irregolarità.

A gennaio ci è andata anche bene, ma non possiamo e non vogliamo sfidare la sorte!

 

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