THIMOTY CHAPLIN NEL GRADINO PIU’ ALTO DELLA MARATONA “ALLA FILIPPIDE”

Si è corsa venerdì mattina la 5ª Edizione della Maratona denominata “Alla Filippide”. Il sudafricano di Toscana, Timothy Chaplin, ha sbaragliato gli avversari con il tempo di 2h54’52”. La partenza della podistica è stata alle 5.00 circa del mattino nei pressi dell’antica stazione di Chiaramonte Gulfi, gli atleti, dopo aver percorso i canonici km 42,195 tra i suggestivi paesaggi dell’altopiano ibleo e costeggiando il Castello di Donnafugata, hanno terminato la loro corsa nei pressi dell’antico tempio di Athena dell’antica colonia greca di Kamarina. Una gara questa dai tratti che emulano l’antica Grecia. Infatti è stata rievocata la storia narratata da Erodoto dove compare la figura di Filippide, di professione emerodromo, ovvero l’emissario di generali e politici che trasmetteva i messaggi semplicemente correndo da un punto all’altro della Grecia. 

Gli emerodromi dovevano essere abbastanza allenati, perché in grado di percorrere circa 100 km in poco meno di otto ore su terreni aspri e selvaggi. In quella occasione Filippide non percorse solo il tratto da Maratona ad Atene per annunciare la vittoria degli Ateniesi sui Persiani, come forse tutti ricordano; infatti, pochi giorni prima aveva fatto, sempre di corsa, il tratto Atene-Sparta e ritorno (500 km) in poco meno di 48 ore, per cercare aiuto presso gli Spartani, prima che la battaglia iniziasse. La leggenda dice, anche, che Filippide, al termine dell’ultima corsa Maratona-Atene, morì per il grande sforzo fisico. La misura della maratona moderna ricalca all’incirca la distanza tra il ponte di Maratona e lo stadio Panathinaiko. 

All’interno della gara podistica il secondo gradino del podio è stato occupato dal siracusano Nello Failla, che ha tagliato il traguardo a 2h58’14”, mentre al terzo posto si è imposto l’acatese Lorenzo Cirino che ha bloccato i cronometri a 3h03’07”.

Per le donne la siracusana Eleonora Suizzo ha riconfermato il successo dell’anno scorso migliorando il suo tempo di 3h45’16”, al secondo posto la tedesco-modicana Inge Hack,  che ha bloccato i cronometri a 4h12’49”. A rilevare i tempi intermedi nonché quelli di arrivo di tutti i concorrenti sono stati i cronometristi dell’Asd “Hyblea” di Ragusa con cronometri manuali collegati a stampante.

Il primo degli iblei a tagliare il traguardo è stato Andrea Ragusa, aggiudicandosi il 6° posto della classifica finale con il tempo di 3h25’47”, mentre l’atleta più anziano a cui è stato assegnato il premio “Archìa di Hybla”, è stato Michele D’Errico di Marsala classe 1954.

 

 

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