Terremoto in Marocco: l’apprensione della comunità marocchina in provincia di Ragusa

Il terremoto che ha colpito nella notte il Marocco ha scosso profondamente la numerosa comunità marocchina presente in provincia di Ragusa. La notizia della violenta scossa di magnitudo quasi 7 sulla scala Richter, seguita da uno sciame sismico di centinaia di scosse, ha generato una profonda preoccupazione anche tra i membri di questa comunità che hanno radici e legami nel paese nordafricano.

L’epicentro del terremoto è stato localizzato nella regione dei monti dell’Alto Atlante, a circa 70 chilometri a sud-ovest della città di Marrakech. Questa zona è particolarmente significativa per la comunità marocchina in provincia di Ragusa, in quanto ospita villaggi berberi e si trova ai piedi dell’Atlante. Le notizie di danni e distruzioni in queste aree hanno colpito profondamente chi ha legami con il Marocco.

Uno degli aspetti più preoccupanti è la difficoltà nel raggiungere alcune zone isolate, dove i soccorritori stanno facendo il possibile per fornire assistenza alle persone colpite. I danni alle strutture, tra cui la fragile cinta di mura di Marrakech e le case di sabbia nella medina, sono stati evidenti. La notte del terremoto è stata caratterizzata dal suono costante delle sirene di soccorso, mentre i residenti di Marrakech hanno trascorso la notte fuori dalle proprie abitazioni.

La presidente delle donne marocchine in Italia, Souad Sbai, ha espresso la sua angoscia per la situazione e ha fatto un appello urgente all’Italia e alla comunità internazionale per fornire aiuto al suo paese natale. Souad Sbai ha sottolineato la drammaticità delle notizie che arrivano dal Marocco e l’importanza di agire rapidamente per soccorrere le persone colpite, molti dei quali sono rimasti bloccati in paesi isolati.

Il bilancio delle vittime è stato aggiornato dal ministero dell’Interno di Rabat, che ha confermato circa 700 morti. La magnitudo del sisma è stata misurata a 6,8 gradi della scala Richter.

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