“TERRA MIA”: IL PROGETTO PILOTA A SOSTEGNO DEI DISABILI PSICHICI

La solidarietà dei fatti concreti. Come quelli attuati da Francesca Bruno Ottaviano e dai figli che hanno messo a disposizione, in territorio di Ragusa, un fondo agricolo dove potrà prendere vita il progetto “Terra mia”. Un progetto che intende valorizzare le potenzialità e le risorse dei soggetti che presentano situazioni di disagio, teso a promuovere forme di terapia di riabilitazione e integrazione lavorativa. Un progetto pilota che vede la luce nell’area iblea, grazie all’input arrivato dalla cooperativa sociale “Isola iblea” e che coinvolge altri soggetti e gli enti locali: Comune di Ragusa, Provincia regionale di Ragusa, Asp 7, Uplmo, Confcooperative, Sol.coop. ibleo, Sol.co. Catania, Area project engineering & management, Cia, Cipaat, consorzio Laire. Un progetto illustrato in modo analitico, ieri sera, al teatro Garibaldi di Modica, in occasione del secondo happening ibleo della solidarietà.

Il presidente di “Isola iblea”, Salvo Borrelli, ha presentato i componenti della cooperativa “Terra iblea” che nasce dall’incontro di professionisti del settore sociale ed agricolo che, attraverso i loro saperi, accompagneranno i soggetti con sofferenza psichica nella realizzazione di attività produttive. L’iniziativa, preceduta dalla lettura di poesie scritte da Sebastiano Nicosia il cui libro è stato messo a disposizione del pubblico che ha contribuito con una libera offerta a sostegno del progetto, ha visto la presenza dei rappresentanti dei vari soggetti partner: c’erano l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Ragusa, Francesco Barone, l’assistente sociale Silvana Di Giacomo dello stesso assessorato, il direttore dell’Ufficio provinciale del lavoro, Domenico Palermo, Giovanna Assenza del dipartimento di salute mentale dell’Asp, Lucia Frasca vicepresidente del consorzio Sol.coop. ibleo.

E’ stata messa in luce l’attivazione di una rete destinata a rappresentare un esperimento pilota esportabile anche in altri territori. Ma l’aspetto più importante è che la “contaminazione” della solidarietà sembra già dare i primi frutti dopo che Borrelli ha annunciato che si registra a Modica la disponibilità di un’altra signora a donare un fondo delle stesse dimensioni dove poter impiantare una iniziativa analoga. La serata, poi, si è conclusa con il concerto di beneficenza tenuto da due gruppi musicali ragusani, i Bluezz e gli Improgressive jazz Trio.

Di grande interesse, nel pomeriggio, anche l’iniziativa tenuta da Enpapi, ente previdenziale infermieristico, che ha incontrato gli iscritti. Il presidente nazionale Mario Schiavon, il direttore generale Fabio Fioretto, il vicepresidente Pier Luigi Ladu, hanno illustrato lo stato dell’arte dell’ente in questione.

“Abbiamo poi un altro obiettivo importante – ha sottolineato Schiavon – garantire prestazioni adeguate per il domani. Il sistema a cui noi ci riferiamo è quello contributivo: per assicurare una pensione adeguata occorre aumentare i contributi. Nel prossimo quinquennio ci sarà un incremento della contribuzione di circa il 6%. Consentirà di poter applicare un integrativo che è a carico del committente per il 4% e di destinare il 2% in più al montante dei singoli. Si tratta di modifiche regolamentari che vogliamo condividere con i nostri iscritti”.

Enpapi può contare su ben 45mila iscritti in Italia, 25mila gli attivi. Una realtà importante che ha conosciuto uno sviluppo negli ultimi dieci anni anche in Sicilia dove si percepisce in misura maggiore l’importanza della libera professione, soprattutto in una provincia come quella di Ragusa in cui la presenza delle cooperative coinvolge la libera professione in modo significativo ed importante.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it