La gestione del personale psicologico nelle Aziende Sanitarie Provinciali di Ragusa e della Sicilia è al centro di un acceso dibattito dopo la pubblicazione del primo report dell’Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana, presentato all’Assessorato regionale alla Salute. Il documento ricostruisce le procedure di reclutamento dei dirigenti psicologi negli ultimi quindici anni, rivelando un quadro […]
Teorema della sinistra o dei deboli
13 Giu 2017 06:28
Assiomi
A1 Forti e deboli. Le società umane sono state, sono e, molto probabilmente, saranno sempre composte da forti e da deboli.
A2 Il legno storto. C’è come un’ineluttabilità per cui qualsiasi progetto razionale e finalizzato a buoni fini ammette sempre, nel suo svolgimento effettivo, la presenza di deviazioni, di imprevisti, di storture. C’è, ineluttabilmente, uno scarto tra ciò che si intende fare e ciò che effettivamente si fa.
Quanti, in buona fede, perseguono utopie e propongono alla società un disegno razionale finalizzato all’eliminazione o quantomeno alla riduzione delle sofferenze, delle ingiustizie, della miseria o, in altre parole, finalizzato al miglioramento delle condizioni complessive del vivere civile devono accogliere l’idea che quanto vi è di obliquo inatteso laterale dissonante deviato, tutto quanto, insomma, rappresenta uno scarto tra il disegno e i suoi esiti effettivi, nel corso e al termine della realizzazione, ha a che fare con qualcosa di specificamente umano, che deve essere rispettato, capito, interpretato e, infine, anche utilizzato nell’azione politica, nella sua accezione più ricca e democratica.
Immanuel Kant: “Da un legno storto, come è quello di cui l’uomo è fatto, non può uscire fuori nulla di interamente diritto. Solo l’approssimazione a questa idea ci è imposta dalla natura.”
Santu Ghiustu, era santu e ghiustu e c’ammancava un ghitu! [Santo Giusto, era santo e giusto e gli mancava un dito!]. Recita la saggezza popolare.
Quella che appare preziosa in Kant e nella saggezza popolare, è la presa d’atto di un problema ineliminabile, che potremmo considerare l’abbozzo di una teoria della “irraddrizzabilità del legno storto” o, fuori di metafora, della complessità e imprevedibilità della umana avventura, nel senso che alla sua governabilità sono posti, purtroppo o per fortuna, dei limiti invalicabili.
Teorema della sinistra o dei deboli
Data la situazione attuale con tutta l’energia e la tecnologia a disposizione, dati i limiti invalicabili alla capacità del pensiero umano di conoscere e comprendere e dato il permanere, in dimensione locale e globale, delle due distinte categorie dei forti e dei deboli è possibile fare in modo che i deboli diventino soggetto politico cioè dotati di: a) consapevolezza e identità attorno a interessi e valori comuni; b) una organizzazione capace di trasformare valori e interessi in azioni politiche; c) forza e potere contrattuale, non al fine di abbattere i forti ma di avere voce in capitolo sull’utilizzo delle risorse disponibili e sulla distribuzione qualitativa e quantitativa dei beni di consumo prodotti di modo che i deboli, seppur singolarmente deboli, siano protagonisti, a pari titolo, delle vicende della storia?
Ragusa, 3 marzo 2010
Estratto dell’articolo: “L’assenza della sinistra”
Articolo pubblicato sul n. 56/2010 “L’assenza” della rivista online www.operaincerta.it
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