TAVERNITI: ATTACCHI INCOMPRENSIBILI ALLE ISTITUZIONI

“L’accusa lanciata da alcune associazioni ambientaliste in merito ad autorizzazioni rilasciate dalla Sovrintendenza di Ragusa in contrada Fontana Nuova, accusa che stravolge la sensibilità ambientale della nostra comunità e l’impegno di tutela del Territorio riducendola a una battaglia ideologica dai fini incomprensibili, non può da noi essere condivisa, ma deve diventare – dichiara il Presidente di Confindustria Ragusa, Ing. Enzo Taverniti – un’occasione per interrogarsi circa la necessità e urgenza di  riprendere il dialogo fra le Istituzioni Locali, le Parti Sociali e le Associazioni ambientaliste più responsabili in merito alla questione generale, prioritaria per il futuro della nostra Provincia, che riguarda la pianificazione del rapporto fra difesa dell’ambiente e urgenza di un rilancio qualificato dell’economia locale, reso ancor più necessario dal manifestarsi crescente della crisi anche nella nostra provincia”.

“A cosa può servire infatti, in questo momento – prosegue Taverniti – scatenare una inutile polemica contro Istituzioni per nulla incompetenti e inadempienti, ma riconosciute capaci e attente alle necessità del territorio? Quale dialogo è possibile se attacchi incomprensibili esplodono “a ciel sereno”, precludendo la possibilità di quel dialogo, immaginato come possibile fino a poco tempo fa, a seguito di alcune prese di posizione aperte e pragmatiche da parte di alcuni ambientalisti? Come si fa a non capire che non può produrre effetti positivi, neanche per l’ambiente, quell’azione che non crei le condizioni di una concertazione ragionevole e “ragionante”, al posto di un braccio di ferro verbale senza prospettive di accordo?”

“Nel prendere pertanto le distanze da atteggiamenti che, ancora una volta, non distinguono fra gli interventi lesivi dell’ambiente e i normali adattamenti delle strutture rurali ubicate in aree esterne ai vincoli vigenti, il Presidente di Confindustria Ragusa esorta tutti i soggetti interessati a ritrovarsi per definire un reale progetto di ecosostenibilità e per proseguire il percorso possibile che si era pronti a intraprendere: senza scontri lesivi delle persone per bene e per un reale servizio alla Comunità Iblea. “Noi di Confindustria – conclude Taverniti – vogliamo credere che insieme a tutti gli altri interlocutori di “buona volontà” ciò sia,ancora, nonostante tutto, possibile.

 

 

 

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