TANTE LE RIFLESSIONI CHE L’ASSOCIAZIONE “ESPLORAMBIENTE” HA PROPOSTO AI CANDIDATI A SINDACO

“I problemi ci sono e sono tanti, non è sufficiente conoscerli, ascoltare i cittadini che li vivono in prima persona. Importante è  procedere con competenza e con lavoro di squadra a ricercare insieme rimedi sostanziali e non solo rattoppi momentanei”.Questi i presupposti dell’operato dell’associazione “ESPLORAMBIENTE”, che ieri ha coinvolto in un dibattito sul territorio i futuri candidati a sindaco della città.

“Intervenire oggi per migliorare la qualità del paesaggio – scrive nel resoconto della serata Maria Vittoria Inì, architetto e socia di Esplorambiente – farà risparmiare i costi di calamità future quali frane e alluvioni. Riqualificare il territorio, incentivare il recupero di edifici all’interno dei centri storici, rendere fruibili sistemi territoriali è molto più urgente che favorire un tessuto edilizio invasivo di bassa qualità. E allora vanno bene i piani di recupero, il sollecito alle grandi opere territoriali che pur non dipendendo direttamente dal Comune, in esso si trovano o comunque esso lambiscono. (Fornace Penna, Piano Paesaggistico degli Iblei). Per creare una Smart City (città intelligente), necessita una ricostruzione partecipata che tenga conto della nostra visione di futuro per quanto riguarda la città e il territorio. Necessita raccogliere e condividere le diverse letture dell’identità locale e poi stilare linee guida per lo sviluppo dei luoghi. Necessita una progettazione condivisa di proposte  operative e intervenire in tempo con competenza”.

Esplorando e andando per sentieri già noti o per altri ancora da conoscere, varie sono le cose che vengono a mente, vari i problemi che vengono agli occhi sulla Conoscenza, Salvaguardia, Valorizzazione e Sostenibilità del territorio, tante le riflessioni e le domande che l’Associazione ESPLORAMBIENTE ha proposto ai candidati Sindaci di Scicli offrendo nel contempo la propria esperienza e collaborazione.

Le proposte emerse dal dibattito sono molteplici, come si legge nel documento dell’associazione:

“Limitare la distribuzione di volantini pubblicitari. Invitare i cittadini a tenere pulita la zona antistante la propria abitazione. Pulizia periodica delle strade, degli arenili. Sgombero di detriti e di materiali inutili. Riparazione e manutenzione degli arredi stabili. Cartelli esplicativi che informano. Campagna informativa su come produrre meno rifiuti e attivazione di tutto quanto possa ridurre la produzione dei rifiuti: distributori di acqua, latte, detersivi; vuoti a rendere; riduzione di imballaggi inutili (polistirolo, plastica); potenziamento della raccolta differenziata in tutto il Comune (comprese le borgate) e creazione di piccoli vantaggi per chi produce meno rifiuti; creazione di isole ecologiche in specie per i cittadini che abitano le campagne; Informarsi e informare i cittadini sulle discariche, su dove vanno a finire i rifiuti, sulle discariche per i materiali speciali (amianto); evitare che il territorio sia ferito e inquinato da tante discariche abusive non controllate. Creare un ufficio turistico e punti di informazione nelle borgate. Sensibilizzare costantemente i cittadini e i giovani al cambiamento di mentalità, tenere pulita la propria città è un dovere da assolvere per consapevolezza o per timore di multe. Rieducare al rispetto della città. Pulire gli alvei dei torrenti, revisionare le basole, creare nuove catidoie, vigilare le sorgenti affinchè l’acqua che beviamo sia realmente potabile e l’acqua del mare sia realmente balneabile. Regimentare le acque piovane specie in prossimità di serre. Curare il verde e l’arredo urbano, non consentire la barbara introduzione di elementi che non rispettano la bellezza dei luoghi. Intervenire con rimedi sostanziali, ricercare fondi,   pensare progetti da far finanziare e poi rompere le scatole affinchè i progetti vadano in porto. Lasciarsi aiutare da giovani competenti, dal loro diritto di fare impresa, dalla loro capacità di proporre innovazione, di saper affrontare argomenti complessi, e poi utilizzare poche regole applicabili, rivedere le scelte e individuare le priorità, creare buone prassi. Pianificare, sognare grande, diffondere la consapevolezza dell’importanza del risparmio energetico, delle energie rinnovabili. Prevedere  gli eventi a cui il territorio si presta e in anticipo progettare le soluzioni, siano essi eventi riguardanti la cultura, la musica, l’agricoltura, lo sport. Potenziare la conoscenza e la pubblicità di Scicli, promuovere a grandi linee e rendere fruibili i beni che essa offre, fare in modo che Scicli sia protagonista del suo futuro e acquisisca il bollino blu di qualità turistica. Scicli non è solo il tardo barocco di via F.Mormino Penna o le location di Montalbano, è anche la città amata e vissuta dai suoi cittadini vicini e lontani che qui scelgono di vivere e di tornare. Il dissesto economico del Comune non deve inibire le proposte emerse e se urgente è la ricerca di fondi straordinari e di risorse per risanare l’economia, dall’altro si richiede alla Giunta eletta una gestione responsabile della città,  l’impegno ad una trasparenza sulle spese e sull’uso dei soldi richiesti ai cittadini. Noi di ESPLORAMBIENTE ci siamo, ognuno faccia la sua parte e metta in campo le competenze e le professionalità per rendere Scicli una SMART CITY del futuro”.

                                                                               

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