SULLA DECISIONE DI “RIESUMARE” IL SALASSO SULLO SPORT GIOVANILE

Apprendiamo con preoccupazione dalla stampa, che il commissario del comune di Ragusa a pochi giorni dalle elezioni senza nessuna concertazione e confronto con le associazioni sportive ha deciso di far pagare gli impianti sportivi alle stesse per il loro utilizzo. Salvatore Occhipinti da oltre venti anni si occupa di settore giovanile con molteplici esperienze (Or.sa. Ragusa, U.S. Ragusa, Game sport) non ultima quella di guidare da un anno L’Accademia Calcio Ragusa. In merito a questa notizia mi corre l’obbligo morale di formulare alcune considerazioni che voglio portare a conoscenza dell’ opinione pubblica delle famiglie e del mondo politico e delle istituzioni sportive, che spesso sono disinformate o disattente a quanto previsto dalle leggi: – La maggior parte delle associazioni svolge attività in favore dei minori a cui secondo la carta dei diritti dello sport (commissione tempo libero O.N.U – Ginevra 1992) sancisce alcuni “diritti” tra cui : giocare, divertirsi, fare sport e di beneficiare di un ambiente sano. La pratica sportiva per i suoi contenuti sociali, educativi, formativi è un diritto di tutti i cittadini e un interesse della collettività a cui lo Stato deve rispondere con competenza e puntualità. La Carta Europea dello Sport per Tutti adottata dal Consiglio d’Europa nel 1974, afferma (art. 1) che chiunque ha il diritto di praticare lo sport, (art. 2)che lo sport, in quanto fattore importante dello sviluppo umano, deve essere incoraggiato e sostenuto in maniera appropriata con finanziamenti pubblici. Secondo il trattato di Lisbona – 17 dicembre 2007 (ratificato in Italia dalla L. 130/2008).Con la modifica del trattato sull’Unione Europea firmato a Maastricht il 07.02.1992 e il Trattato istitutivo della Comunità Europea firmato a Roma nel 1957 allo sport si intende attribuire una preminente funzione sociale considerandolo, al pari dell’istruzione e della formazione professionale, quale momento ed elemento fondamentale per l’equilibrata crescita psico-fisica di ciascun individuoPrendendo spunto da queste leggi senza trascurare l’ aspetto di prevenzione che svolge lo sport, mi chiedo in un momento storico come questo, dove le famiglie hanno gravi difficoltà a far quadrare i conti il prossimo anno si ritroveranno a dover pagare anche questo salasso, non mi sembra assolutamente una scelta appropriata e di buon senso, disattendendo tutte le indicazioni previste dalla legge. Le amministrazioni pubbliche (comuni e provincia) hanno tagliato ogni forma di contributo, il comune addirittura ha sospeso per la prima volta anche i centri di avviamento allo sport per le fasce disagiate. Senza parlare degli impianti che sono in una situazione pietosa dove ci piove dentro, senza illuminazione, con spogliatoi schifosi, (vedi foto del campo “ottaviano”) dovremmo pagare per quale servizio? Mi chiedo se il commissario abbia fatto una ricognizione degli impianti prima di prendere questa decisione e se porterebbe suo figlio in impianti del genere. Sicuramente c’è da dare una svolta alla gestione degli impianti sportivi, e la nuova amministrazione dovrà avere il coraggio di dare un segnale nuovo con l’affidamento alle società degli stessi, ma non può essere il commissario a una settimana dalle elezioni ad assumersi questo onere, almeno che, come dicono i ben informati questa decisione non fosse già stata presa dalla passata amministrazione e tenuta nascosta nel cassetto, se qualcuno pensa di far fare il “lavoro sporco” al commissario in modo che dopo le elezioni possa dire che la tassa rimane perché “purtroppo” l’ha messa il commissario sta sbagliando i propri conti. Il Presidente Occhipinti dichiara “ ho già sentito molti miei colleghi, se dovesse passare questa proposta porteremo migliaia di bambini a “giocare” a turno presso l’aula consiliare, almeno li non piove, ci sono le luci e anche i servizi igienici.” Chiediamo pertanto ai futuri candidati a sindaco e a i consiglieri di prendere pubblicamente impegno con le famiglie, le associazioni e ai bambini di voler rivedere questa assurda decisione, Ragusa da sempre è stata esempio per l’attività e gli impianti sportivi, speriamo che lo continui ad essere soprattutto per i più piccoli.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it