SUL TAPPETO LE PROPOSTE PER SUPERARE UNA FASE DIFFICILE

“La grave crisi economica che stiamo attraversando ha creato enormi difficoltà all’artigianato, alle piccole imprese ed ai lavoratori del settore delle costruzioni determinando una drastica riduzione del numero di cantieri aperti e, conseguentemente, degli occupati  e delle aziende”. A dirlo sono i presidenti delle Unioni Cna Costruzioni e Installazioni e impianti, rispettivamente Bartolo Alecci e Maurizio Scalone. Entrambi sostengono che “occorre definire rapidamente un articolato programma di interventi di spesa pubblica e di politica industriale e fiscale, capace di rilanciare la produzione, di sostenere l’occupazione, ma anche e soprattutto di rispondere agli oggettivi ritardi sul piano delle politiche comunitarie. A questo si aggiunge che la legislazione siciliana in materia di appalti pubblici ha seguito l’evoluzione della normativa in maniera occasionale e non organica disorientando gli operatori. Ciò ha prodotto e continua a produrre problemi e difficoltà applicative non indifferenti”.

Ecco perché, per venerdì 5 novembre, alle 18,30, è stato indetto un incontro, presso l’auditorium del centro direzionale della zona artigianale di contrada Michelica, a Modica, a cui sono stati invitati a partecipare i seguenti deputati regionali dell’area iblea: Roberto Ammatuna, Innocenzo Leontini, Riccardo Minardo, Orazio Ragusa. Sarà presente il sindaco di Modica, Antonello Buscema. Inoltre, parteciperà ai lavori Mario Floridia, già dirigente del settore Gare e contratti della Provincia regionale di Ragusa. “Appare evidente – chiarisce il responsabile organizzativo delle due Unioni, Vittorio Schininà – che l’attuale sistema non regge e non è in grado di assolvere alle esigenze provenienti dal mondo imprenditoriale e dalla collettività. Occorre definire rapidamente un processo di riforma del sistema che valorizzi la potestà esclusiva della Regione Siciliana in materia di appalti”. (r.m.)

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