SUL RECUPERO DI VIA ROMA I COMMERCIANTI CRITICANO IDV

14 Ott 2010 15:21

In riferimento alle dichiarazioni rilasciate dal consigliere circoscrizionale Gianluca Salonia, dal coordinatore provinciale Giovanni Iacono e dal componente del direttivo, Mario Zagara, tutti appartenenti a Idv, dichiarazioni ritenute fortemente offensive nei confronti dei commercianti di via Roma, il presidente della sezione Ascom di Ragusa, Cesare Sorbo, afferma:

“Per prima cosa, mi chiedo come si faccia a fare un certo tipo di dichiarazioni sostenendo che i commercianti sono ondivaghi, voltafaccia e intruppati allorquando dimostrano di non conoscere i fatti che riguardano i percorsi seguiti per la nascita del progetto di riqualificazione di via Roma. Si tratta di parole che offendono l’onestà, la dignità e l’intelligenza dei commercianti e non rendono giustizia a un lavoro, quello svolto dall’Ascom e dai commercianti stessi, sulla base di principi di assoluta coerenza”.

E Sorbo chiarisce ancora: “Dopo la prima stesura del progetto, l’Ascom ha presentato le relative proposte di modifica, indicate direttamente dai commercianti, associati e non. L’Amministrazione comunale le ha sostanzialmente accolte. In un recente incontro con il sindaco, inoltre, i commercianti hanno preso atto dei contenuti del progetto esecutivo, ribadendo al primo cittadino, senza timori reverenziali, l’opportunità che i lavori iniziassero al più presto, ponendo come condizioni che si rendessero fruibili i parcheggi di via Natalelli e si aprisse il corso Italia nel tratto interessato dai lavori del parcheggio di piazza Poste. A fronte di tutto questo, vorrei che mi spiegassero perché sono state usate quelle definizioni inaccettabili nei confronti dei commercianti, i quali, e lo ricordo agli esponenti di Idv, sono dotati di intelligenza propria, capaci di giudicare, senza condizionamenti, l’operato di questo sindaco o di altri e di non riconoscere mai quei partiti, gruppi o movimenti che non sono portatori di interessi della categoria e per i quali la parola d’ordine è quella di fare opposizione, a prescindere”. (m.a.)