SUL CINE TEATRO ITALIA di SCICLI

In merito alla mancata apertura del Cine Teatro Italia di Scicli, la Questura di Ragusa ha informato con nota scritta il Comune di Scicli della revoca degli atti autorizzativi di propria competenza, non avendo il gestore ottemperato alle prescrizioni impartite dalla Commissione Comunale di Vigilanza Locali di Pubblico Spettacolo.  A maggior chiarimento, in data 25/02/2014, la predetta Commissione, a seguito sopralluogo, prescriveva al gestore l’esecuzione di alcuni lavori (imbiancatura muri, sigillatura infissi, rifacimenti di piccole porzioni di intonaco, cartellonistica di sicurezza, ripristino vernice intumescente del palco, etc). Richiedeva nel contempo gli elaborati tecnici giustificativi dell’esecuzione a norma degli impianti, nonché gli adempimenti richiesti dall’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri, OPCM 3274/03 (verifica della vulnerabilità sismica). La Commissione si riuniva nuovamente in data 24/04/2014 per l’esame della pratica “Cinema Italia”, ed assegnava sei mesi di tempo per produrre la certificazione di cui all’OPCM 3274/03.

Nella seduta del 19/06/2014, constatata l’esecuzione dei lavori, la Commissione rilasciava il proprio parere “Favorevole”, ferma restando la prescrizione della presentazione della verifica di vulnerabilità sismica, per la quale presentazione la scadenza rimaneva quella del 24 ottobre 2014.

È bene sottolineare che la richiamata Ordinanza non prescrive lavori di consolidamento, ma unicamente la redazione di un documento tecnico.

Essendo infruttuosamente trascorso tale termine, la Questura ha per l’appunto inviato la comunicazione di revoca della quale si riferisce in apertura di comunicato.

Negli anni 2000 il Comune di Scicli ha condotto a propria cura e spese lavori di consolidamento, per i quali la Cittadinanza oggi paga un mutuo i cui interessi annui (circa 18.000 euro) sono superiori agli introiti versati dalla gestione nelle casse comunali.  Questo inconveniente, a carico della comunità sciclitana, si è verificato probabilmente in quanto il bando del 2013 (che partiva dall’irrisoria base di 5000 euro annui, posticipati cioè da corrispondere a fine anno) fu pubblicato senza il supporto dalla valutazione economica usualmente prescritta.  Rimane anche da meglio comprendere come mai al Comune sia pervenuta dal gestore richiesta di “autorizzazione” e di anticipazione finanziaria per eseguire lavori che la Commissione nella visita di giugno rilevò come già effettuati. “Da parte dell’Assessore al Turismo e alle Manutenzioni  e dell’Assessore al Bilancio sono state da tempo impartite precise direttive agli Uffici di porre in atto nei tempi più brevi quanto può servire affinché la Cittadinanza possa fruire del Cine Teatro Italia.” Così conclude l’Assessore Giampaolo Schillaci.

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