SUL BILANCIO DEL COMUNE DI MODICA

          L’Amministrazione Comunale continua a sottovalutare la gravissima situazione finanziaria del Comune di Modica.

    A seguito della drastica riduzione dei trasferimenti dello Stato, a causa della quale si deve rimodulare il bilancio di previsione per recuperare la cifra di oltre tremilionicinquecentomila euro, l’Amministrazione sorprendentemente presenta in Commissione Bilancio una proposta di emendamento, nella quale viene prevista nelle entrate una ulteriore cifra di unmilionecinquecentomila euro relativa al recupero di Ici e Tarsu anni precedenti, che si aggiunge a quella già contenuta nella prima bozza di bilancio di duemilionicinquecentomila euro, senza alcun intervento sulla riduzione della spesa non obbligatoria.

    Ribadiamo le nostre preoccupazioni e i nostri dubbi che le somme previste possano essere recuperate, stante il fatto che esistono già in bilancio circa cinque milioni di euro di residui, sempre per Ici e Tarsu, la cui riscossione registra tempi lunghissimi, anche a fronte del fatto che la grave crisi economica che sta colpendo sempre più famiglie ed imprese non consente pagamenti regolari.

    Confermiamo il nostro giudizio sul fatto che il comportamento dell’Amministrazione Comunale va in direzione opposta di quanto la situazione finanziaria del Comune imporrebbe: a fronte di un Piano di riequilibrio, tuttora sottoposto all’attenzione del Ministero ed ancora non esitato ed a fronte dei diversi rilievi della Corte dei Conti, che anche recentemente, in merito al Conto consuntivo dell’anno 2011, ha espresso un giudizio fortemente negativo sui dati finanziari del Comune, andrebbero adottate misure rivolte a ridimensionare la spesa e a prevedere entrate certe e per le quali mettere in campo misure straordinarie per la lotta all’evasione, invertendo la strada intrapresa della spesa incontrollata.

    Invitiamo i Consiglieri Comunali, soprattutto della maggioranza, a cui adesso spetta, dopo il parere del Collegio dei Revisori dei Conti, l’esame del bilancio preventivo, a modificare la proposta, richiamando l’Amministrazione Comunale ad una politica di rigore e di risanamento, che al momento non viene praticata.                                                                      

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