SUGLI SVERSAMENTI IN MARE DELLO SCORSO AGOSTO

Sugli sversamenti dai tombini avvenuti lo scorso Agosto sulle spiaggie di Scoglitti per il Comune Di Vittoria si è trattato di “materiali vari ed impurità stradali”. 
Non è sarcasmo , bensì la grottesca risposta che qualche giorno fa abbiamo ricevuto a seguito di una nostra richiesta di accesso agli atti specifica. 
Ricordiamo ancora l’odore di fogna ed il colore scuro delle sabbie, il fiume nero che dalla strada si era creato sulla spiaggia della riviera Gela con un piccolo delta che sfociava direttamente a mare tra gli chalet. Ma ciò che da tutti è stato percepito come uno schifo indecoroso, da quanto affermato dal UPI del comune, il 9 e 11 Agosto 2015 si è trattato di un “evento accidentale di sversamento acque meteoriche miste a materiali vari di dilavamento stradale”; “Si ritiene che le stesse non siano state contaminate da reflui fognari”. 
Quindi sono stati eventi di pulizia straordinaria sulle strade grazie alle forti precipitazioni! Ci chiediamo se sia per questo motivo che non si è ritenuto necessario informare immediatamente l’Arpa e l’Asp, organi preposti al controllo ambientale? Perché si sono attesi 20 giorni prima di effettuare le analisi sulle sabbie? Che fine ha fatto il principio di precauzione rispetto alla tutela della salute pubblica? 
Ricordiamo che il 5 Agosto l’Arpa e la Polizia giudiziaria ponevano sotto sequestro l’impianto di pretrattamento nonché la tubazione di 3700 metri che dovrebbe portare i reflui a largo della costa. Il sequestro dell’impianto ancora in atto, era reso necessario poiché venivano evidenziate “condizioni di deterioramento dello stato ambientale delle acque marino costiere, con possibili ripercussioni di carattere igienico sanitario per la pubblica collettività a seguito di perdite dalla condotta” sopracitata. Anche se l’ASP attraverso le analisi delle acque marine, nei punti di prelievo, non rilevava pericoli per la balneazione, Arpa e Polizia Giudiziaria prescrivevano al Comune una serie di interventi essenziali da effettuare sull’impianto sequestrato, per rientrare nei parametri di legge. 
Tra queste ricordiamo “l’ispezione completa della condotta sottomarina e l’eliminazione di eventuali bypass attivi che determinano lo scarico dei reflui non depurati” direttamente nel nostro mare.
Secondo noi da ciò si evincono superficialità e gravi inadempienze dell’amministrazione, specificatamente in termini di gestione della salvaguardia ambientale e soprattutto della salute pubblica; atteggiamento perpetuato a nostro avviso anche nella gestione dell’emergenza successiva caratterizzata dagli sversamenti in spiaggia del 9 e 11 Agosto scorsi. Attendiamo ed auspichiamo che la magistratura faccia chiarezza e si esprima su questi fatti, augurandoci per il futuro amministratori che abbiano realmente rispetto per i propri concittadini e la salute del proprio territorio.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it