SUCCESSO PER IL CORSO SUL TESTAMENTO BIOLOGICO

Molte le presenze, medici di medicina generale, medici ospedalieri, personale del comune di Ragusa, tanti operatori della sanità, ma anche avvocati.

Il tema del  testamento biologico indubbiamente interessa tutta la comunità, non solo gli operatori del settore, ma anche i cittadini.

 

“Con il testamento biologico qualsiasi persona può indicare i trattamenti sanitari che desidera ricevere o a quelli che intende rinunciare, nel caso in cui non sia più in grado di prendere decisioni autonome o non le possa esprimere chiaramente, per sopraggiunta incapacità.”, con queste parole è intervenuto il Commissario Straordinario ff., dott. Vito Amato, al corso di formazione,  per portare il proprio saluto. 

L’argomento, “eticamente sensibile”, è oggetto di posizioni differenti fra correnti di pensiero di tipo laico, radicale comprese discussioni di ispirazione cristiana sull’eutanasia e di forte difesa della vita.

L’avv. Deborah Bianchi, esperta in tematiche in ambito sanitario, ha portato in aula anche alcuni casi di morte: Englaro e Welby che hanno scaturito un interessante dibattito tra partecipanti.

Casi che hanno posto all’attenzione della politica e dell’opinione pubblica la necessità di legiferare in maniera chiara sull’argomento.

In Italia, non esiste ancora una legge specifica sul testamento biologico, infatti sono in fase di elaborazione diversi modelli normativi per regolamentare il “Testamento biologico”.

Una dichiarazione anticipata di trattamento (detta anche testamento biologico, o più variamente testamento di vita, direttive anticipate, volontà previe di trattamento) è l’espressione della volontà da parte di una persona (testatore), fornita in condizioni di lucidità mentale, in merito alle terapie che intende o non intende accettare, nell’eventualità in cui dovesse trovarsi nella condizione di incapacità di esprimere il proprio diritto di acconsentire o non acconsentire alle cure proposte (consenso informato) per malattie o lesioni traumatiche cerebrali irreversibili o invalidanti, malattie che costringano a trattamenti permanenti con macchine o sistemi artificiali che impediscano una normale vita di relazione.

In attesa di una legge che regoli la materia è in atto, in molti comuni italiani, la raccolta della dichiarazione anticipata di trattamento dei cittadini residenti nel territorio interessato. Ragusa, già,  dal 1 dicembre 2013 ha permesso ai cittadini maggiorenni residenti a Ragusa la possibilità di depositare la propria dichiarazione di testamento biologico.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it