STRISCE BLU E CIMITERO AL CENTRO DEL DIBATTITO POLITICO

Apprendiamo dalla stampa che le forze politiche della maggioranza al Comune di Modica, nel recente incontro della cosiddetta “cabina di regia”, tra le altre decisioni, avrebbero confermato la scelta del project financing sia per la ristrutturazione delle società partecipate, Multiservizi e Rete servizi, sia per i lavori di ampliamento del cimitero.

Nel primo caso, come già fatto in Consiglio Comunale il 29 dicembre, confermiamo la nostra contrarietà alla scelta della maggioranza del Consiglio di prevedere per il servizio delle zone blu la esternalizzazione mediante un percorso che prevede il project financing, in base al quale la ditta aggiudicataria dovrebbe gestire gli attuali parcheggi a pagamento, il parcheggio di Viale Medaglie d’Oro e quelli ancora da realizzare.

Lo stato d’animo dei lavoratori interessati e il loro ricorso al Tar, gli interventi della Cgil e la discussione su una possibile alternativa che ha impegnato per due volte la Conferenza dei Capigruppo, dimostrano che la questione rimane aperta e, riteniamo, in questo senso che sarebbe auspicabile una iniziativa dell’Amministrazione Comunale, attraverso un confronto sindacale, rivolta ad un ulteriore approfondimento che prenda in considerazione la possibilità di ritenere istituzionale il servizio, con conseguente trasferimento alla società interamente partecipata dal Comune, abbandonando, pertanto un percorso nebuloso e poco chiaro sul servizio e sui suoi addetti ed eliminando il contenzioso in atto.

Nel caso del project financing per l’ampliamento del cimitero, ritirato a dicembre dall’ordine del giorno del Consiglio Comunale da parte dell’Amministrazione per un ulteriore approfondimento, ci associamo a quanti in questi mesi hanno espresso forti perplessità in merito alla scelta di affidare ai privati un servizio particolare e sensibile come quello relativo alla gestione del cimitero.

Oltre a valutazioni di carattere generale espresse da forze politiche, da associazioni e da semplici cittadini, contrarie alla privatizzazione del servizio, non si può sottovalutare il fatto che si affiderebbe ad un privato un appalto per ventisei anni ad un costo quasi doppio di quanto stimato dall’Ufficio e posto a base dell’avviso pubblico, o, ancora, dei problemi di legittimità nella procedura, come manifestato incidentalmente dal Tar in occasione del contenzioso tra imprese partecipanti, o di perplessità legate ad alcune condizioni dell’appalto.

Deve fare riflettere, infine, il fatto che nessun comune della provincia ha mai fatto ricorso alla privatizzazione del cimitero, e, quando è stato fatto, come nel caso del Comune di Vittoria, si è tornati indietro riponendo il servizio in mano pubblica.

In tal senso, invitiamo l’Amministrazione e le forze politiche più sensibili della maggioranza a valutare ipotesi alternative alla privatizzazione, al fine di dare risposte immediate ai tanti cittadini, in attesa da anni, soprattutto a quelli che hanno già fatto istanza, pagando anche un primo acconto per un loculo o per il suolo cimiteriale.

 

 

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