Straordinaria interpretazione corale per “Sei personaggi in cerca d’autore” di Pirandello in scena a Ragusa con gli attori della Compagnia G.o.D.o.T.

Cinque intense serate e strapiene di pubblico caloroso e attento per i “Sei personaggi in cerca d’autore” straordinariamente interpretati dagli attori della Compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa. In scena al Teatro Perracchio dal 8 al 12 dicembre, con la regia di Vittorio Bonaccorso, il dramma più famoso di Luigi Pirandello ha ancora una volta messo in atto il contrasto tra finzione e realtà, mettendo in campo le vicende di una famiglia logorata dalle proprie vicissitudini e la volontà di far recitare queste vicende, alcune delle quali molto dolorose, agli attori di una compagnia teatrale. Il genio pirandelliano in questo testo, a cui si è voluto rendere omaggio perché debuttò per la prima volta 100 anni fa, si attua la scomposizione delle strutture drammatiche, il teatro nel teatro, abbattendo anche lo spazio teatrale, con alcun personaggi che sono tra il pubblico e che dunque trasportano idealmente gli spettatori sul palcoscenico, identificati nei sei personaggi che irrompono sul palco di una compagnia teatrale e in cui il capocomico pensa di poter “adattare” la storia di quella famiglia in rappresentazione, spettacolo.

Ma sono quegli stessi personaggi a chiedere di essere loro ad interpretare la propria storia e non gli attori perché non sarebbero in grado di vivere appieno le emozioni provate. Anche quella più dolorosa, al centro del testo pirandelliano, dove la Figliastra, interpretata da una bravissima Federica Guglielmino, obbligata da Madame Pace a prostituirsi, si ritrova davanti un cliente che altro non è che il Padre, il discusso personaggio a capo di questa famiglia, interpretato magistralmente da Vittorio Bonaccorso. Un dramma avvenuto e che torna a consumarsi in scena, nella nuova rappresentazione che il capocomico, interpretato dall’effervescente Lorenzo Pluchino, vuole a tutti costi portare in scena convinto che trovi il consenso del pubblico.

Ma è il dolore di un’affranta Madre, interpretata da un’intensissima Federica Bisegna, a bloccare il nuovo incontro che si intende portare in scena e che fa soffrire tutti. La chiusura sbagliata del sipario per un errore di un macchinista, catapulta tutti verso la scena finale dove la tragedia si traduce in una non rappresentabilità della vita autentica, anche dopo il colpo di rivoltella che uccide il Giovinetto, figlio minore della famiglia, scorto dietro un albero dall’altro controverso personaggio, il Figlio, interpretato da un altrettanto bravo Andrea Di Martino, che poco prima aveva trovato annegata in una fontana la sorellina più piccola, la Bambina. Molto intrigante la regia di Bonaccorso che ha curato anche le scene e che sapientemente fa interagire anche tutti gli altri attori della Compagnia G.o.D.o.T. presenti in scena, in un’interpretazione coerente rispetto ai personaggi creati dalla fantasia di Pirandello. Interessante l’utilizzo di alcuni effetti scenici così come bellissimi i costumi curati da Federica Bisegna per un risultato finale che ha convinto il pubblico con applausi interminabili.


Per la Compagnia G.o.D.o.T. è stata dunque una nuova occasione per impegnarsi nella rappresentazione di un testo certamente non semplice, su cui ci si era cimentati soltanto in parte nel collage “Pirandelliana” con dentro parte di alcuni testi dell’autore agrigentino premio Nobel. Lo spettacolo fa parte della 16esima edizione “bis” di “Palchi Diversi” che prosegue domenica 26 dicembre, sempre al Teatro Perracchio di Ragusa, con lo spettacolo “Natale a Teatro: a ordir … sorrisi”, di Federica Bisegna, che ne cura anche i costumi, in programma domenica 26 dicembre con la regia di Vittorio Bonaccorso.


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