STRADE PROVINCIALI, ROTATORIE E INCROCI PIENI DI ERBACCE E STERPAGLIE

“Provincia Regionale di Ragusa o Libero Consorzio dei Comuni, a chi l’onere delle manutenzioni?”

Questo l’interrogativo che si pone il Consigliere Comunale di Territorio, Angelo Laporta, dopo avere verificato lo stato pessimo in cui versano le arterie stradali che conducono a Marina di Ragusa e che sorgono in prossimità della frazione rivierasca.

“Abbiamo a che fare” – afferma il Consigliere Laporta – “con strade provinciali, rotatorie ed incroci pieni di erbacce e sterpaglie di ogni tipo, per non parlare dei rifiuti ammonticchiati ad ogni piazzola e, più generale, in ogni angolo disponibile. Una serie di fattori che creano un serio rischio per gli automobilisti e anche per i pedoni. Fattori che dovrebbero essere rimossi il prima possibile. Anche perché non è da sottovalutare la circostanza per cui, con l’innalzamento delle temperature, i cigli stradali, proprio per l’eccessiva presenza di sterpaglie di ogni tipo, rischiano di prendere fuoco e di provocare incendi pericolosi. Mi riferisco, in particolare, alla SP 111, alla SP 82 e alla SP 25”.

“Basti pensare” – continua Laporta – “che appena qualche settimana fa, lungo queste stesse arterie stradali, si sono verificati due incendi. E si è reso necessario pure l’intervento dei canadair. Le squadre di manutenzione sono ridotte ai minimi termini, nonostante la buona volontà degli uffici che stanno cercando di adoperarsi con i mezzi e le risorse a disposizione. Ma è evidente che tutto questo non basta. Così procedendo, infatti, forse bisognerà aspettare Natale prima che tutte le strade possano essere completate”.

“Vorremmo capire” – conclude il Consigliere Comunale di Territorio – “qual è il ruolo del Commissario Straordinario dell’ex Provincia? Perché non si cura di intervenire in queste vicende che sono di immediata rilevanza per i cittadini che abitano sul territorio? Tra l’altro, gli stessi cittadini sono tenuti a versare anche delle somme per la viabilità proprio all’ente di Viale del Fante. E questi sarebbero i servizi? Qualcuno intervenga subito perché così non si può più andare avanti”.

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