STOLKING: UNA VITTIMA A POZZALLO

Una vita diventata particolarmente difficile per timore di incontrare in ogni luogo il suo persecutore. Un particolare caso di stolking, quello risolto dalla squadra Mobile di Ragusa, per cui la vittima, una dipendente del comune di Pozzallo, aveva paura ad uscire di casa e dal posto di lavoro, peraltro espletato in ore serali, temendo seriamente per la propria incolumità personale.

In seguito alle indagine effettuate, la squadra Mobile di Ragusa ha eseguito e notificato a S. C., quarantotto anni, imprenditore agricolo modicano, la misura cautelare del divieto di avvicinarsi alla vittima, in seguito ad una serie di vessazioni inflitte alla donna, consistite in intrusioni nella vita privata e comunicazioni telefoniche ripetute e indesiderate soprattutto di notte. Ma la cosa paradossale è consistita nel fatto che l’uomo, per paura di essere scoperto, ha messo in atto una vera e propria messa in scena, fingendosi lui stesso vittima.

“Tra i due soggetti, c’era stata una relazione- spiega Francesco Marino, capo della squadra Mobile di Ragusa- e la donna era stata precedentemente ammonita su indicazioni dell’uomo, poiché, a detta di quest’ultimo, era lei che continuava a disturbarlo pesantemente. Dopo accurate indagini, però, ci siamo accorti che il carnefice in realtà era lui”. Una situazione pesante che la vittima ha dovuto sopportare per circa un anno; intollerabili gli ultimi sei mesi, in cui l’uomo, mediante un incessante pressing intimidatorio, ha fatto di tutto affinché lei fosse costretta a riprendere la relazione. Adesso, si procederà alla revoca circa l’ammonimento precedentemente perpetrato nei confronti della vera vittima della vicenda. (Angela Barone)

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