Sparatoria di Scicli: esame sulle telecamere di videosorveglianza sparse nel centro storico

I carabinieri della Tenenza di Scicli sono stati sui luoghi in cui si è consumato il fatto di sangue dello scorso 21 settembre che ha portato al ferimento di tre persone, un albanese e due tunisini. Il primo, il cittadino albanese di 28 anni rimasto ferito, è stato arrestato (convalidato il provvedimento della custodia cautelare in carcere) perchè trovato in possesso di una pistola, risultata essere provento di furto, e relativo munizionamento oltre ad un pugnale mentre i due tunisini hanno riportato ferite lievi. Un quarto uomo, anch’esso di nazionalità albanese, risulta ancora ricercato per il reato di tentato omicidio. Il sopralluogo dei militari dell’Arma, sia su Largo Gramsci che nel quartiere di via Aleardi che si presume siano stati le zone del centro storico dove si è consumato il fatto di sangue, è stato finalizzato alla raccolta di elementi utili a comporre il quadro di quanto accaduto nove giorni fa in pieno centro ed in pieno giorno quando in città c’erano anche tanti turisti.

La lettura dei frame delle registrazioni delle telecamere per chiarire i movimenti e le azioni delittuose.

In particolare si cerca di individuare chi ha sparato con la pistola, chi ha usato l’arma e chi deteneva il pugnale per il ferimento. Le immagini dovrebbero dare l’esatta lettura di quanto accaduto e dei volti dei protagonisti. Se su tre di coloro che hanno partecipato alla rissa sanguinaria ci sono i volti e le generalità, sul quarto si sa ben poco. Si sa solo che è un cittadino albanese e che avrebbe partecipato in maniera diretta al grave fatto di cronaca. Di lui, al momento, si sono perse le tracce, resta comunque ricercato dai carabinieri. La lite con sparatoria e ferimenti sarebbe maturata nell’ambito del controllo del mercato della droga in città. Quasi una lotta per la leadership sul territorio fra tunisini ed albanesi. E’ chiaro che tutto ciò fa paura in città nonostante ci siano le assicurazioni che le forze dell’ordine non stanno lasciando nulla al caso e monitorano quotidianamente il territorio per dare serenità alla comunità sciclitana.

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