SPACCIATORI? NO, SOLO UNA TRUFFA O FRODE IN COMMERCIO!?

Martedì sera. La polizia controlla i luoghi di maggiore aggregazione e più frequentati dai giovani. Le volanti transitano dalla villa comunale e notano un giovane che li insospettisce, l’atteggiamento è quello dello spacciatore in attesa dell’acquirente. Si sposta in auto e viene pedinato sin quando si ferma e prende contatti presso l’abitazione di un altro soggetto già noto alle forze dell’ordine, poi riparte e si reca presso un altro edificio, che si scoprirà essere la sua abitazione, ne riesce subito dopo, va di fronte uno degli ingressi della fiera Emaia e si incontra con un soggetto che risulterà assuntore di stupefacenti già segnalato per questo alla Prefettura. Gli agenti intervengono, lo bloccano e lo perquisiscono. Nelle tasche dei pantaloni ha tre involucri tipicamente utilizzati per confezionare in dosi la cocaina, il loro peso complessivo è di 14 grammi. I poliziotti fanno il tragitto dell’uomo, all’inverso, e perquisiscono prima la sua abitazione, poi quella dove si era fermato per prima. Trovano il giovane già visto prima e con precedenti di polizia, effettuano un’altra perquisizione e trovano un altro involucro, simile a quelli già sequestrati, pesa 5 grammi. 

Le due persone vengono arrestate e come disposto dal magistrato, poste prima agli arresti domiciliari, poi scarcerati ritenendo il magistrato di non dovere applicare la misura del carcere.

Sin qui tutto regolare. L’effettiva novità si registra ieri. Giunge l’esito delle analisi quantitative e qualitative effettuate dal Laboratorio di igiene pubblica dell’ASP 7 di Ragusa. Non evidenziano la presenza del principio attivo della cocaina, ma solo minimi quantitativi di lidocaina, caffeina e fenidina. Dell’estere metilico della benzoilecgonina (l-cocaina) denominazione chimica della cocaina non c’è traccia. 

Come dire, non era ciò che l’assuntore credeva di acquistare, ma solo un surrogato spacciato per cocaina!

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