SORRENTINO E LA MUSICA: AMORE AL PRIMO ASCOLTO

Quello tra il regista Paolo Sorrentino e la musica può essere definito a tutti gli effetti un amore al primo ascolto. Il lavoro che il regista napoletano fa con la musica, o meglio con le canzoni, viene da molto  lontano, dal suo film d’esordio L’uomo in più dove Toni Servillo veste i panni del cantante melodico napoletano Tony Pisapia (personaggio che si trasformerà poi in Tony Pagoda protagonista del primo romanzo di Sorrentino Hanno tutti ragione , edito da Feltrinelli). In questo film Servillo canta due canzoni scritte con il fratello Peppe insieme allo stesso regista.

Ma è già dal secondo film, Le conseguenze dell’amore , che fa uso di una canzone superclassica come Rossetto e cioccolato di Ornella Vanoni per tratteggiare ironicamente il tragico viaggio finale del protagonista Titta Di Girolamo

Per non parlare del Divo – Andreotti, (interpretato sempre da Servillo), che, con la moglie Livia, dopo averle annunciato di aver ricevuto un avviso di garanzia per associazione mafiosa, guarda la tv mentre Renato Zero canta I migliori anni della nostra vita .Un capolavoro di apparentemente stridente narrazione musicale.

Ma la grande abilità di Sorrentino sta anche nella scelta dei compositori per le colonne sonore dei suoi film.

Fondamentale la collaborazione con Teho Teardo che, proprio per Il divo , ha vinto un David di Donatello. Un film in cui le sue musiche elettroniche sono perfettamente integrate con brani famosissimi. Il musicista ha composto per Sorrentino anche la colonna sonora di L’amico di famiglia

Nel suo primo film americano, This Must Be the Place con Sean Penn nei panni di una ex rockstar (guarda caso un altro musicista e siamo a due),il regista napoletano chiama a comporre le musiche David Byrne dei Talking Heads a cui regala un’intera sequenza dedicata ad un suo concerto.

E arriviamo alla Grande Bellezza dove ci sono una trentina di brani, compresi quelli originali del compositore Lele Marchitelli. La musica in questo caso è un elemento che coinvolge la collettività. Basti pensare alla scena della festa iniziale con Bob Sinclar e il remix di Far l’amore di Raffaella Carrà.

David Byrne  ritorna con il brano Dirty Hair , e il cerchio si chiude, in Youth – La giovinezza.

Nel film Sorrentino si scatena accostando Stravinskij a David Guetta e Debussy a Pharrell Williams

Insomma la musica e Sorrentino, sono come il cacio sui maccheroni. Pieni di gusto e fantasia.

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