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Sono veri venti di crisi a Palazzo San Domenico? Fratelli d’Italia li coglie ma il sindaco Monisteri và avanti
24 Giu 2024 11:43
Crisi, mozione di sfiducia, luna di miele interrotta o forse conclusa. Di tutto e di più. L’estate per Maria Monisteri, sindaco della città di Modica da tredici mesi e con una maggioranza che conta ventuno consiglieri sui ventiquattro di cui è composta la massima assise, comincia tutta in salita. Su di lei e sulla sua giunta piovono critiche e moniti. L’ultimo intervento in ordine di tempo quello del coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Marco Nanì, che parla di una città in cerca di chiarezza.
C’è crisi a Palazzo San Domenico? L’Amministrazione Monisteri traballa?
Interrogativi d’obbligo. “Non è un mistero che la luna di miele politica tra l’amministrazione comunale e la maggioranza che la sostiene sia finita, o forse, sarebbe meglio dire, che non è mai iniziata. La crisi, già nota, si è manifestata palesemente tra le pagine dei giornali con lo sfogo del consigliere Ruffino e, nell’ultimo Consiglio comunale, con diversi malumori da parte dei consiglieri Armenia e Civello, quest’ultimo si è addirittura dimesso da Presidente della quarta Commissione – afferma Marco Nanì – questi fatti dimostrano che il progetto politico dell’attuale amministrazione comunale non è frutto del ‘civismo’ ma ha connotazioni politiche ben chiare e le gravi lotte intestine e gli scontri interni sono finalizzati esclusivamente al mantenimento di posizioni ed equilibri e non alle scelte amministrative volte al bene della città. Se alcuni consiglieri comunali ritengono che l’inerzia dell’attuale Amministrazione comunale e del sindaco Monisteri sia tale da non garantire nemmeno i servizi essenziali, vadano oltre e promuovano in consiglio comunale una mozione di sfiducia”.
Il sindaco Maria Monisteri si dice serena.
“Che vengano le esternazioni di politici e consiglieri – commenta il primo cittadino – noi stiamo lavorando a 360 gradi. Cerchiamo di curare tutti senza fermarci con impegno e spirito di servizio verso la città e la comunità tutta. Mi si accusa di non aver dato risposte in otto mesi. Mi chiedo io: in questi otto mesi cosa è stato fatto per sollecitare una risposta in mancanza di un nostro segnale? Mi sento serena, lavoro se non dodici almeno quattordici ore al giorno ed oggi mi sento di definire gratuito l’intervento di Nanì. Il caso dell’Infiorata di Noto? Il nostro Comune ha partecipato con uno stand e due hostess, cosa dovevamo fare di più se non offrire questo servizio per presentare la nostra città?”.
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