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SONJA RADOJKOVI E ALMIR MESKOVIC PIANO E FISARMONICA DA INCANTO
09 Gen 2011 21:17
Un grande ritorno a Ragusa quello del duo concertante al secolo Sonja e Almir che avevamo visto l’anno scorso e che ci avevano impressionati per la loro bravura. Figurarsi ora con un bel periodo di studi in più ma con la stessa grinta di sempre. Due pezzi, uno ciascuno, su tutti: per la fisarmonica oltre ai brani di Piazzolla, il Capriccio di Paganini eseguito dal maestro Meskovic, un vero mostro della piccola tastiera, in maniera superba ; non ha sbagliato una nota Almir e in più ci è sembrato più “umano” rispetto a quanto sapeva fare, dando quel quid in più ad ogni brano ciò che lo pone al vertici dei musicisti mondiali.
Di lui qualcuno in sala ha detto che il bosniaco suona la fisarmonica come uno di lingua spagnola; ed in effetti l’anno scorso lo ricordavamo non solo più grintoso con una continua smorfia alle labbra a sottolineare la determinazione nelle sue perfomance anche se ieri ed oggi sa essere “tenero e romantico” quando il pezzo lo consente. Di tutt’altra pasta, ma certamente non meno grande Sonya, una sorta di virtuosa del piano ma con la gentilezza, il sorriso, l’interpretazione di una vera star, di una che sa tenere il contatto con il pubblico anche quando suona, quando con i gesti della mano destra accompagna una brevissima pausa dell’interpretazione per “tuffarsi” subito dopo nel ritmo della grande musicista. Repertorio ben misurato, ben distinto tra i due strumenti, ma quando c’è stato il duetto la “collaborazione” e l’intesa fra i due musicisti è stata totale.
Ancora una volta la direttrice artistica di Melodica Laura Nocchiero ha pescato bene nel panorama europeo dei concertisti mentre non è escluso che si vada nel futuro a pescare nel gruppo dei cechi emergenti che, ne siamo sicuri, stanno surclassando persino i russi in quel panorama mittleuropeo che si va affermando giorno per giorno assieme ai giapponesi che vanno ormai al galoppo. E chissà se la meticolosa e puntigliosa prof. Nocchiero non faccia diventare Ragusa, come peraltro ha cominciato a fare,la metà più ambita dei “grandi” musicisti. (f.p.)
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