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“SOLDI RISPARMIATI SU MEDICI E FARMACISTI”
29 Giu 2015 17:20
La Compagnia Teatrale Antea presenta “I niputi do sinnacu” di Eduardo Scarpetta.
La locandina fa bella mostra di sé nel tabellone del Teatro Colonna di Vittoria con il suo nutrito cast di attori, tutti affermati professionisti e nomi noti della vita socio-culturale della città.
Teatro amatoriale, certo, ma chi è andato al botteghino non si aspettava sicuramente di trovarsi in presenza di genuini talenti del teatro della Commedia dell’Arte.
Una brillante interpretazione del lavoro di Scarpetta nell’adattamento in dialetto siciliano di Carmela Gallenti, che in alcuni passaggi sembrava volesse uscire dalle maglie del testo scritto per diventare recita a soggetto che ha fatto ridere e sorridere.
Spento l’eco degli ultimi applausi al Teatro Colonna di Vittoria, dietro le quinte si commenta, ci si congratula a vicenda, si condividono emozioni e stanchezza. È stato per tutti molto complesso misurarsi con
Soldi risparmiati su medici e farmacisti, risponde con amabile ironia il dott. Morana, uno degli attori, quando gli chiedo di questa sua passione per la nobile arte del teatro.
Risposta da saggio, che sotto la sua apparente leggerezza, racchiude un forte messaggio: il teatro come antidoto al tempo che passa.
Una nota a margine: la complessità dell’opera, una commedia non “semplice” che sovvertiva i canoni tradizionali della rappresentazione popolare mettendo in scena non più la plebe con le sue miserie e le sue tristezze, ma la borghesia con le sue ridicole contraddizioni tra ciò che è e ciò che vuole far credere di essere, aveva fatto esitare Scarpetta dal metterla in scena, e fu per lui quasi un fatto inaspettato che la rappresentazione incontrasse il favore del pubblico.
Ma se Scarpetta esitò così tanto e fu dubbioso fino alla fine, non così la compagnia Antea che, dopo tre anni di studio “matto e disperatissimo”, ha deciso di proporsi all’esigente pubblico vittoriese.
Una sfida per i nostri attori, che hanno saputo dare vita a personaggi certamente “sopra le righe”, a figurine d’epoca (da antologia la figura della direttrice e delle educande) che, abilmente traslati in un contesto diverso da quello napoletano d’origine, riescono a catturare e divertire, invitando infine i presenti a guardare con consapevole benevolenza alle nostre miserie umane.
Ancora un applauso dunque a:
Arcangelo Pisani, (attore e regista), Carmela Gallenti, Stefania Pisani, Umberto Copani, Mariella Picci, Turi Cucchia, (che ha anche curato la scenografia), Maria La Grua, Peppino Morana, Maria Dente, Neli Arangio, Maria Grazia Castilletti, Angela Marangio, Giovanni Arangio, Gianni Zanda, Enza Gallo, Antonella Brancaforte, Rosanna e Valentina Avarino, Maria Ricca, Giuseppe Ferrigno (animazione musicale) e Dora Piccione Morana per l’organizzazione.
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