Soldi per comprare la droga. I genitori lo denunciano: condannato per maltrattamenti, assolto da estorsione

Un uomo ora maturo, in cura in comunità: sta affrontando un percorso terapeutico importante. Oggi è stato condannato a 3 anni e sei mesi, per maltrattamenti in famiglia, assolto per estorsione. La sua vita e quella dei suoi famigliari, condizionata dal consumo di sostanze stupefacenti e dalla alterazione che ne è conseguita. Una famiglia semplice, del versante ipparino della provincia, che lavora la terra e che, pur nella difficoltà di aiutare un figlio problematico, fa di tutto.

Fino a denunciarlo per il suo bene dopo aver maturato debiti, in parte per stare dietro al figlio e in parte per difficoltà di impresa. Il pubblico ministero ha tratteggiato la realtà famigliare, ha ripercorso anche l’acquisto di terreni che quella famiglia aveva effettuato, per svolgere attività agricola anche con l’aiuto del figlio che quando lavorava, quando era in grado di lavorare, non si risparmiava. Il culmine nel 2024. Quell’uomo chiede per l’ennesima volta dei soldi. Litiga con la famiglia, viene disposto un trattamento sanitario obbligatorio.

Poi scatta la denuncia, per esasperazione. Il pm aveva chiesto la condanna a 4 anni e 6 mesi e 1000 euro di multa. Il difensore ha chiesto l’assoluzione perché il fatto non sussiste, per entrambi i reati, chiedendo comunque l’applicazione di una pena sostitutiva alla detenzione per non interrompere il percorso terapeutico in atto. Il Tribunale collegiale ha inflitto una condanna a 3 anni e 6 mesi oltre alle spese processuali, disponendo immediata estinzione delle misure cautelari in essere per l’estorsione (reato per il quale è stato assolto) mantenendo quelle per i maltrattamenti, e la continuità terapeutica. 

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