Società Mare Jonio: “Nessun profitto redistribuito fra i soci”

“Confermiamo che ieri l’Autorità Giudiziaria ha effettuato un sequestro preventivo di 125.000 euro sul conto bancario della nostra società. Si tratta di un provvedimento richiesto dalla Procura della Repubblica di Ragusa nel quadro dell’inchiesta per “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina” per l’operazione di assistenza e soccorso di 27 naufraghi a bordo della petroliera Maersk Etienne,  effettuata l’11 settembre  del 2020 dalla nave Mare Jonio di cui siamo la compagnia armatrice. Un’inchiesta aperta da oltre due anni, in cui mai siamo stati sentiti dagli inquirenti e per la quale ribadiamo che nessun reato è stato commesso, né dalla nostra Società né dai nostri dipendenti e amministratori, e tanto meno dagli attivisti coinvolti. Non vediamo l’ora di provare in sede processuale la totale insussistenza delle accuse rivolteci dalla Procura”. Così Gianni Cavallini, presidente di Idr social shopping. 

“Nel frattempo, nonostante le indubbie difficoltà provocate dall’iniziativa giudiziaria, la nostra Società ha continuato e continuerà a operare con l’unico obiettivo di garantire assetti navali per l’attività di ricerca e soccorso civile nel Mediterraneo Centrale. Nessun profitto è stato mai redistribuito tra i soci e ogni utile è sempre stato reinvestito nel supporto ad attività sociali e umanitarie- dice – I nostri legali hanno già intrapreso ogni iniziativa utile a tutelare la Società e la sua operatività.”

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