SOCCORSE DUE BAMBINE IN DIFFICOLTA’

Alle ore 19:40 circa di domenica 11 agosto 2013, la Sala Operativa di questa Capitaneria di Porto riceveva numerose segnalazioni dalla Questura di Ragusa, Vigili del Fuoco di Ragusa e privati cittadini, circa la presenza di due bambine in difficoltà davanti la spiaggia di Donnalucata, nel Comune di Scicli, che, a causa della forte corrente in zona, non riuscivano più a guadagnare la riva e stavano per essere trascinate a largo.

Pertanto, immediatamente, questa Autorità Marittima allertava e faceva dirigere sul luogo della segnalazione il dipendente battello veloce GC A07 ed un gommone pneumatico della Protezione civile del Comune di Ragusa, allertando, contestualmente le pattuglie a terra della Questura di Ragusa, dei Carabinieri di Scicli e della Polizia Municipale di Scicli.

Tempestivamente giunte sul luogo della segnalazione, le predette pattuglie delle Forze dell’Ordine accertavano la presenza delle due bambine, rispettivamente di 10 e 13 anni, accompagnate in mare dalla zia, sane e salve sulla spiaggia, già soccorse da bagnanti locali che, accortisi dell’emergenza, si erano prontamente immersi in mare per prestare soccorso alle stesse, aiutandole ad uscire dall’acqua e dalla forte corrente presente in zona.

Le stesse bambine, entrambe residenti a Narni in Provincia di Terni, venivano poi soccorse dal personale sanitario del 118 già intervenuto in zona e trasportate per successivi accertamenti presso l’Ospedale civile di Modica.

L’emergenza occorsa, ha di nuovo evidenziato la completa attivazione ed il coordinamento di tutti gli Enti/Comandi e Forze di Polizia e dell’Ordine locali, che hanno fronteggiato con tempestività, sinergia e competenza l’evento ed il soccorso da affrontare, sia a terra che da mare.

Comunque, l’occasione è utile per ricordare a tutti gli utenti del mare, soprattutto in previsione dell’imminente periodo di “ferragosto”, di verificare sempre le condizioni di mare, vento e correnti presenti sul litorale prima di effettuare attività di balneazione, soprattutto per evitare pericoli di improvvise e repentine modifiche delle condizioni meteomarine che potrebbero comportare pericoli per la vita umana in mare, anche per i più esperti nuotatori.

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