SO.A.CO. E TASSA DI SOGGIORNO

Da appena dieci giorni è stato approvato il bilancio 2015 della So.A.Co., la società di gestione dell’Aeroporto di Comiso, dall’analisi del quale emerge un quadro complessivo preoccupante. Apprendiamo da un comunicato stampa diffuso dall’on. Giorgio Assenza che il fondo di riserva sovrapprezzo azioni si è assottigliato dagli iniziali circa 15milioni di euro a 5milioni 821mila; c’è stata nel 2015 una perdita di 2milioni 452mila euro; la liquidità disponibile è di poco superiore ai 2milioni e 170mila euro. In pratica con il fondo di riserva si sono coperte le perdite, non solo quelle del 2015 ma anche quelle degli anni precedenti, e la liquidità è assai inferiore rispetto a quanto ci si aspetterebbe da un aeroporto per il quale la stessa So.A.Co. ogni tanto vanta numeri di passeggeri che riconosciamo essere di tutto rispetto, ma evidentemente ancora non sufficienti a garantirgli autonomia. In tutto questo, apprendiamo che l’Assemblea dei soci ha riconosciuto a presidente e all’amministratore delegato premi obbiettivo, rispettivamente di 32mila e 80mila euro.
Fermo restando che a guardare solo i numeri non si comprende bene quale sia stato l’obiettivo raggiunto, a noi di Ragusa, che sulla società di gestione dell’Aeroporto non possiamo metter bocca, interessa altro.
Quegli 80mila euro di premio all’amministratore delegato ci hanno fatto saltare la pulce all’orecchio, perché è la stessa cifra che il Comune di Ragusa ha deciso di elargire alla Società per l’incentivazione di una nuova tratta da e per Comiso, oltre ai 100mila euro già dati lo scorso anno sempre per la stessa ragione, prelevandoli dai fondi della Tassa di Soggiorno.
Vero è che alla So.A.Co. non possiamo chiedere spiegazioni su come sono stati spesi i soldi di Ragusa, ma è altrettanto vero che la stessa domanda la possiamo porre all’amministrazione Piccitto, tanto ansiosa, “insieme” ad altri, di fare questo “dono” all’aeroporto di Comiso.
Vista la situazione, non proprio splendida rispetto ai numeri che circolano sulle economie della So.A.Co., sarebbe opportuno che l’Amministrazione ragusana, con l’assessore Stefano Martorana (fautore del primo accordo) e con l’assessore consigliere Nella Disca (arrivata proprio mentre si impacchettava il secondo regalo) in testa, in quanto titolari prima e dopo della delega al turismo, chiedesse conto e ragione di quanto fatto al Magliocco con i soldi ragusani.
Spiacerebbe scoprire che con i quattrini dei turisti venuti in visita a Ragusa si sono pagati i premi ai vertici della società.
Ai grillini, che su questi argomenti dovrebbero essere molto attenti, chiediamo risposte per noi e per la città.

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