SMALTIMENTO ILLECITO DI RIFIUTI NELL’AREA DEGLI “ECOMOSTRI” DI CONTRADA TREPPIEDI A MODICA

In esito ad indagini dirette dal sostituto procuratore Gaetano Scollo e coordinate dal procuratore Francesco Puleio, la Procura della Repubblica di Modica ha chiesto al Giudice dell’udienza preliminare il rinvio a giudizio di:

  1. C.C., nato a Modica nel 1941, – nella qualità di legale rappresentante della società XX, con sede legale a Modica in via XX, e proprietario dell’area di cantiere sita a Modica in c.da Treppiedi Nord -;
  2. C.S., nata a Modica nel 1966, – nella qualità di Direttore Tecnico dell’area di cantiere sita a Modica in c.da Treppiedi Nord –;
  3. P.S., nato a Modica nel 1961, – nella qualità di dipendente della ditta XX;
  4. P.P., nato a Modica nel 1969 – nella qualità di dipendente della ditta XX;
  5. L.U., nato a Scicli nel 1960- nella qualità di proprietario del terreno sito in c.da Purromazza di Scicli -;
  6. V.A., nata a Scicli nel 1963– nella qualità di proprietaria del terreno sito in c.da Purromazza di Scicli ;

Come è noto, a seguito dell’abbattimento delle tre strutture in cemento armato (meglio conosciute come “ECOMOSTRI”) avvenuto il 4 settembre 2011 nella C.da Treppiedi Nord del Comune di Modica, erano state prodotte diverse tonnellate di macerie che, dopo le fasi di deposito temporaneo, avrebbero dovuto essere smaltite presso impianti all’uopo autorizzati. Diversamente, in esito ad indagini della Polizia Provinciale di Ragusa si è accertato che la gestione dei materiali di risulta, rifiuti speciali inerti ai sensi del D.L.vo N. 152/06, non è avvenuta secondo le modalità di legge.

Le indagini hanno riscontrato che, dopo una prima fase di frantumazione sul posto degli inerti, quantità considerevoli di materiale uscivano dal cantiere a bordo di pesanti automezzi e, piuttosto che essere avviate allo smaltimento e/o recupero presso gli impianti autorizzati, venivano trasportate e scaricate su terreni agricoli siti in C.da Purromazza nel territorio di Scicli. Qui, con l’ausilio di una pala meccanica, gli inerti venivano distribuiti sull’area agricola, compattati e spianati con grave pregiudizio non solo dell’ambiente ma anche del paesaggio, tenuto conto anche che il vasto fronte di avanzamento dei cumuli di inerti aveva già investito e inglobato diversi alberi di carrubo.

Questo il dettaglio delle imputazioni

C.C., C.S. e P.P.

a) Del reato di smaltimento illecito di rifiuti, di cui agli artt. 110 c.p. e 256 D. L.vo. n. 152/2006, in relazione all’art. 6 L. 210/2008 – atteso che con DPCM del 09 luglio 2010 è stato dichiarato fino al 31 dicembre 2012, ai sensi e per gli effetti dell’art. 5, comma 1, L. 24/02/1992 n. 225, lo stato di emergenza in materia di gestione dei rifiuti urbani, speciali e speciali pericolosi nel territorio della Regione Siciliana – per avere, in concorso tra loro, C.C. nella qualità di legale rappresentante della società XX, e di proprietario dell’area di cantiere sita a Modica in C.da Treppiedi Nord, C.S. quale Direttore Tecnico del predetto cantiere edile, P.P. quale dipendente della predetta impresa, senza la prescritta autorizzazione, smaltito rifiuti speciali non pericolosi inerti, depositati temporaneamente nell’area interna ed esterna al cantiere, provenienti dall’attività di demolizione di tre strutture in cemento armato, costituite da pilastri e solai, rifiuti che P.P. trasportava tramite l’autocarro Volvo tg. CY…e scaricava in modo incontrollato nel terreno di proprietà di L.U. e V.A. sito a Scicli (RG) in C.da Purromazza.

Fatto accertato a Modica (RG) e a Scicli (RG) in data 21.09.2011.

L.U., V.A., P.S., C.C., C.S. e P.P.

b) Del reato di smaltimento illecito di rifiuti, di cui agli artt. 110 c.p. e 256 D. L.vo n. 152/2006, in relazione all’art. 6 L. 210/2008 – atteso che con DPCM del 09 luglio 2010 è stato dichiarato fino al 31 dicembre 2012, ai sensi e per gli effetti dell’art. 5, comma 1, L. 24/02/1992 n. 225, lo stato di emergenza in materia di gestione dei rifiuti urbani, speciali e speciali pericolosi nel territorio della Regione Siciliana – per avere, in concorso tra loro, C.C., C.S. e P.P. con le condotte di cui al capo a), realizzato e gestito una discarica di rifiuti speciali non pericolosi, costituiti dal materiale misto proveniente dall’attività di demolizione di cui al capo che precede (codice 170904 elenco rifiuti), nel terreno agricolo di proprietà di L.U. e di V.A. sito in C.da Purromazza, territorio del comune di Scicli (RG), dove P.S., dipendente della C.G.F. srl, era stato incaricato di realizzare una stradella rurale e uno spiazzo (tramite spianamento e livellamento del terreno).   

Fatto accertato a Scicli (RG) in data 21.09.2011.

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