SIRACUSA.SERVIZIO ANTIDROGA DEI CARABINIERI DEL NUCLEO INVESTIGATIVO

Nel primo pomeriggio di ieri, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale impegnati in un servizio di prevenzione e repressione al traffico delle sostanze stupefacenti nei quartieri residenziali della città, hanno tratto in arresto due pregiudicati entrambi residenti in via Italia 103. I militari, nel corso di un servizio in questa via Carratore hanno notato due uomini mentre erano intenti a spacciare diverse dosi di stupefacente ad alcuni giovani del luogo che in maniera sistematica si avvicinavano loro e a fronte di una consegna di denaro ricevevano una pallina confezionata con il cellophane e contenente la droga. Immediatamente bloccati ed identificati in D’Ignoti Parenti Massimiliano, siracusano 45enne, e in Vaccarella Mirko, siracusano 22enne, i due venivano sottoposti a perquisizione personale e trovati in possesso di 11 dosi di sostanza tipo cocaina oltre ad una somma di quasi 400 euro, presumibile provento dell’attività di spaccio. I due già conosciuti ai militari dell’Arma per i loro precedenti specifici, venivano quindi dichiarati in arresto e successivamente accompagnati presso le loro abitazioni al regime degli arresti domiciliari come disposto dall’autorità giudiziaria. Stupefacente e somma di danaro sono stati sottoposti a sequestro e tenuti a disposizione per il relativo fascicolo della Procura.

 

SIRACUSA.   CONTROLLO DEL TERRITORIO: CARABINIERI DI CASSIBILE (SR) ARRESTANO UN UOMO PER DETENZIONE AI FINI DI SPACCIO 

Nella decorsa nottata, i Carabinieri della Stazione di Cassibile hanno tratto in arresto nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, Piccione Salvatore, classe 1965, gravato da precedenti di polizia specifici, poiché trovato in possesso di due dosi di cocaina per il peso complessivo di circa un grammo, nonché della somma di 180 euro verosimile provento dell’attività delittuosa. Oltre alla droga ed ai soldi, la perquisizione veicolare ha consentito anche il rinvenimento di un bilancino di precisione e quattro coltelli per il confezionamento dosi. Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato rimesso in libertà non ravvisandosi esigenze di applicazione di misure cautelari nei suoi confronti.

FLORIDIA (SR).      CONTROLLO DEL TERRITORIO: CARABINIERI ARRESTANO DUE PERSONE PER DETENZIONE AI FINI DI SPACCIO 

Al termine di un’operazione, i Carabinieri della Tenenza di Floridia hanno tratto in arresto, nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, Bazzano Giovanni, classe 1983, e Santoro Sebastiano, classe 1971, entrambi senza precedenti specifici. I militari dell’Arma, notando la presenza di alcuni noti assuntori del luogo entrare ed uscire da un’abitazione del centro, hanno deciso di procedere ad un’immediata perquisizione. All’interno sono stati trovati i due soggetti in possesso di 220 grammi di marijuana, 120 grammi di hashish, tutto il materiale occorrente per il confezionamento delle dosi, nonché denaro contante per quasi 2.500 euro, segno evidente di una ben avviata attività di smercio, discendente dalla disponibilità di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti. Al termine delle formalità di rito, gli arrestati sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari. Proseguono le indagini per ricostruire i canali di rifornimento dello stupefacente.

CARLENTINI (SR):        DOPO UNA VIOLENTA LITE E LE MINACCE DI MORTE, TENTA DI INCENDIARE L’AUTO DELLA MOGLIE MA VIENE BLOCCATO DAI CARABINIERI.

I Carabinieri della Compagnia di Augusta, hanno tratto in arresto, per i reati di maltrattamenti in famiglia e danneggiamento aggravato Antonio Cimino, 55enne di Carlentini (SR), pensionato, pregiudicato.

Quello della violenza sui soggetti deboli e principalmente verso le donne, è un ciclo notoriamente difficile da interrompere. Molte sono le ragioni:  in primis, solitamente, il legame d’affetto che un tempo ha legato i protagonisti e la speranza che infondo, prima o poi, le cose possano migliorare. Ciò che non tutti sanno, però, è che tale violenze hanno una ciclicità tale da indurre in errore le donne. La prima fase consistente in un accumulo di tensione emotiva da parte dell’uomo, la seconda vede questa tensione esplodere contro la donna e la terza detta anche “fase della luna di miele” vedrebbe l’uomo pentirsi del suo gesto tornando ad essere dolce e premuroso.

Ieri pero, in Carlentini, l’epilogo ha avuto ben altro sapore. La moglie dell’arrestato, impaurita per i continui atti di maltrattamenti che fino a quel momento, per almeno un anno, aveva subito in silenzio e tenuto nascosto per paura di reazioni estreme da parte dell’uomo, ha avuto il coraggio di denunciare ai Carabinieri le continue violenze fisiche e psicologiche oltre che  gli insulti e i soprusi che subiva da suo marito spesso anche alla presenza della figlia. Nella mattinata di ieri, dopo l’ennesima lite la donna aveva finalmente deciso di lasciare il tetto coniugale ma l’uomo contrariato, di tutta risposta, l’ha minacciata di morte. Sarebbero morte bruciate lei e la figlia,  diceva il Cimino, se non fossero rincasate in serata. A dimostrazione delle sue intenzioni il Cimino Antonio in uno stato di ira si era avvicinato all’autovettura di proprietà della donna cospargendola di benzina per darle fuoco. Il coraggio, però, stavolta ha superato il terrore permettendo alla donna di rifugiarsi presso la Stazione Carabinieri di Carlentini che dopo averla immediatamente tranquillizzata si dedicava alla ricerca ed all’arresto dell’uomo. I militari hanno subito soccorso la donna e in un delicato dialogo hanno ripercorso insieme le fasi dell’ultimo anno. Violenze, minacce, abusi, insulti erano alla base del rapporto di sopraffazione psicologica che il Cimino aveva creato. C’è voluto poco ai militari della stazione di Carlentini a capire che si configurassero pienamente i “Maltrattamenti in famiglia” che ricordiamo essere tutte quella serie di fatti per lo più commissivi, ma anche omissivi, che valutati nel loro complesso integrano una condotta di sopraffazione sistematica e programmata tale da rendere disagevole e penosa l’esistenza dell’altro.

L’arrestato, dopo le procedure di legge, su disposizioni dell’A.G., è stato  associato alla casa circondariale “Cavadonna” di Siracusa mentre la donna finalmente potrà ricominciare a vivere la sua vita.

 

 

 

 

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