SIRACUSA PATRIMONIO DELL’UMANITA’

Abbiamo detto all’inizio di questa indagine  che ci saremmo immedesimati nei panni di un turista che visita per la prima volta la Sicilia e che non ci saremmo soffermati quindi solo su Ragusa e sulla valle di Noto.

 

Bene, quest’oggi ci sposteremo in una città che da sempre è simbolo di turismo di massa in Sicilia e che vive nell’immaginario collettivo come meta ambitissima: Siracusa, già da tempo patrimonio mondiale dell’Unesco e sicuramente da un punto di vista archeologico uno dei posti più belli di tutta l’isola.

 

Ma come si presenta al nostro turista immaginario la città? Che servizi offre?

Quando si visita Siracusa le tappe sono obbligate e non possono mancare neanche nella visita più breve, la Neapolis con il magnifico il Teatro greco e l’Orecchio di Dioniso e  una passeggiata a Ortigia.

 

Il nostro turista è a Siracusa, si reca al parco archeologico che offre la splendida vista del Teatro Greco, una delle più suggestive della città. La cosa che colpisce visitando il parco archeologico siracusano è la mancanza di targhette esplicative dei monumenti che sta visionando, nessuno saprà quindi se non grazie a una guida cartacea o multimediale  che il teatro siracusano è stato ricostruito per  ben 3 volte e che l’impianto scenico fu smontato dagli Spagnoli per ricavarne del materiale lapideo già squadrato da utilizzare  nelle fortificazioni di Ortigia.

 

Arrivare sulla sommità del teatro e sentire il rumore dell’acqua che sgorga senza sapere che sgorga da un antico acquedotto rimesso in moto dal marchese Pietro Gaetani rappresenta lo stato di incuria e di trascuratezza in cui versa purtroppo tutto il sito archeologico.

 

Ancora una volta  informazioni negate  al turista che oggi è sempre più esigente e desideroso di risposte.

L’orecchio di Dioniso, altra splendida testimonianza del periodo greco a Siracusa si presenta  senza un pannello esplicativo che possa raccontare al turista perché quell’incavatura nella Cava delle Latomie è così importante oltre che suggestiva.

 

E ancora dobbiamo sottolineare la mancanza di rimandi e di percorsi organizzati che conducano il turista al Museo archeologico Paolo Orsi, cuore pulsante della storia antica di Siracusa con una raccolta di reperti e di testimonianze che qualunque altro museo in Italia e all’estero ci invidia.

 

E la domanda è sempre la stessa: perché non valorizziamo i nostri beni archeologici e culturali? In altri siti meno famosi e con un passato storico certamente non paragonabile al lustro e all’importanza di Siracusa si riscontra più attenzione da parte di chi è preposto alla manutenzione e alla divulgazione dei luoghi – simbolo.

Riflettere su questo, scardinare una mentalità passiva e programmare attività valide a richiamare un numero sempre maggiore di visitatori è quello che bisogna fare per espandere il turismo in Sicilia.

 

Continua…

 

 

 

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