SICUREZZA, QUALITÀ, INFRASTRUTTURE LE PRIORITÀ. POSSIBILE OPPORTUNITÀ ANCHE PER L’AEROPORTO DI COMISO?

Buone notizie per gli aeroporti minori d’Italia. Il consiglio d’amministrazione dell’ ENAC, tenutosi martedì 6 luglio, ha approvato un piano triennale di investimenti per tutti gli aeroporti gestiti direttamente dall’ente. L’investimento, circa 33,5 milioni di Euro, sarà finalizzato principalmente all’innalzamento del livello di sicurezza (safety and security) degli scali, alla manutenzione straordinaria delle infrastrutture di volo e al miglioramento degli standard qualitativi delle strutture destinate ai passeggeri. Circa 8,5 milioni di euro sono destinati agli aeroporti siciliani di Lampedusa, Pantelleria e Palermo-Boccadifalco. Per quest’ultimo è ancora in corso l’iter per il passaggio dallo status di aeroporto militare ad aeroporto civile. Sicuramente una boccata d’ossigeno per il turismo delle due isole del canale di Sicilia. L’aeroporto di Lampedusa vede infatti aumentare esponenzialmente il numero dei voli soprattutto nel periodo estivo. Numerosi quelli provenienti dai principali aeroporti italiani: Milano, Roma e Bologna su tutti. Un’ opportunità da cogliere al volo per i tour operator nazionali e stranieri. I tempi di intervento appaiono abbastanza definiti,come detto 3 anni, costituendo una solida base per la programmazione di nuovi itinerari e nuove rotte. Provando a fantasticare: la probabile futura apertura dell’aeroporto degli iblei potrebbe garantire, sempre nel periodo estivo, dei collegamenti con le due località. Per adesso la rotta Catania-Lampedusa è servita nel periodo estivo quotidianamente con un volo giornaliero da una sola compagnia. Non risulta invece alcun  collegamento tra Pantelleria e Catania. I volumi dei passeggeri, la convenienza economica e il benestare delle compagnie aeree saranno il vero banco di prova per  capire se e come lo scalo comisano potrebbe rientrare tra le partenze/destinazioni con Lampedusa e Pantelleria. Senza dimenticare le scelte politiche della SAC: particolare non secondario alla luce dello scarso interesse finora dimostrato dai vertici etnei nei confronti dell’aeroporto della provincia iblea. (Giuseppe Scalone)

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