SICILIA MAGLIA NERA IN ITALIA PER L’OCCUPAZIONE GIOVANILE

Un quadro a tinte fosche quanto riportato nel rapporto Excelsior Unioncamere che, in collaborazione con il Ministero del Lavoro, fotografa l’andamento previsionale delle nuove assunzioni durante il terzo trimestre 2011 su un campione di 60mila imprese italiane.

Nel periodo in esame sono state programmate in Italia circa 160.000 assunzioni con un incremento di più 23 mila unità  rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. Ancora troppo poco per poter dire di stare risalendo la china.

Nonostante livelli tuttora elevati di disoccupazione e una domanda di lavoro non  particolarmente sostenuta, le imprese prevedono di incontrare difficoltà nel reperire oltre il 17% dei lavoratori che intendono assumere. Le difficoltà maggiori sono segnalate dalle imprese del Centro (oltre il 19% dei casi), mentre quelle del Mezzogiorno segnalano questo tipo di difficoltà solo per il 13,7%.

Sul versante lavoro tirano i settori del Manifatturiero, del Turismo e del Commercio, mentre sono in frenata i settori Alimentare, Immobiliare e Socio – sanitario.

In Sicilia si prevedono di creare circa  8.100 posti di lavoro, con un maggiore apporto del settore manifatturiero trainato dalla ripresa dell’export.

L’isola detiene però un triste primato per quanto riguarda l’occupazione giovanile con una percentuale di disoccupati under 35 pari al 28,1% del totale. In provincia di Ragusa sono previste 790 nuove assunzioni nel trimestre di cui 290 stagionali ripartite per il 47,2% nel settore dell’industria e per il 52,8% nel settore dei servizi. Si tratta per lo più di profili poco specializzati visto che le aziende ragusane selezionate dal campione dichiarano di trovare difficoltà di reperimento delle risorse solo per il 9,5% del totale (rispetto al 12,4% del dato della media siciliana e del 17,2% della media italiana) , ma allo stesso tempo si richiede esperienza pregressa nel settore di riferimento per il 65,5% delle mansioni da esercitare.

Tra le professionalità più ricercate e di difficile reperimento nel mercato del lavoro si segnalano i tecnici amministrativi e finanziari e bancari (oltre 7mila le entrate previste sul totale italiano), i tecnici del marketing, vendite, distribuzione commerciale e dei servizi turistici (4.500), i Tecnici dell’industria e delle costruzioni (4mila). Tra le figure impiegatizie, buona la richiesta soprattutto per il personale di segreteria e quello ausiliario amministrativo (ricercato in 3.500 unità), anche se in questo caso le difficoltà di reperimento sono sensibilmente più basse della media. Ai commessi e altro personale di vendita (nella grande distribuzione o nei piccoli esercizi) sono destinate 14.700 entrate previste, ma senza particolari problemi nel trovare candidati idonei.

 

 

 

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