“Siamo figl3 della tempesta”: ecco perché il Pride di Ragusa quest’anno scuote tutti (e non chiede permesso)

RAGUSA – Non chiamatela solo parata, e nemmeno solo festa. Il Ragusa Pride 2025 è molto di più: è comunità, lotta, cura, gioia e rivendicazione. Domani, domenica 29 giugno, Marina di Ragusa si tingerà di tutti i colori dell’arcobaleno per la quarta edizione della manifestazione, e già da stasera l’atmosfera si accenderà con una Pre-Parat* all’aperto nella piazzetta delle Panchine Rainbow, alla fine del lungomare Doria, vicino alle giostre.

A raccontarci lo spirito e le sfide di quest’anno è Andrea Ragusa, presidente di Arcigay Ragusa. “Anche quest’anno abbiamo ricevuto numerose adesioni. Ne siamo felici, perché, mentre il clima attorno alla comunità Lgbtqia+ si fa sempre più ostile, il nostro Pride si conferma un momento comunitario, sostenuto da realtà alleate che hanno firmato il documento politico e contribuito al crowdfunding.”

IL PROGRAMMA: PARATA, MUSICA, POLITICA E GIOIA

Il Pride si articola su due giorni. Questo sabato 28 giugno alle 21:30 appuntamento con la Pre-Parat*, serata all’aperto con la musica della DJ Stardel. Domenica 29 alle 19, sempre dalle Panchine Rainbow, partirà la Parata del Pride, che percorrerà tutto il Lungomare Andrea Doria in direzione Piazza Torre, con una fermata a Piazza Malta intorno alle 19.45 per la lettura del documento politico. A Piazza Torre sono previsti gli interventi dal palco del comitato organizzatore e di alcune tra le associazioni che hanno aderito alla manifestazione. Ospite d’eccezione sul palco sarà Natascia Maesi, presidente nazionale Arcigay. A seguire, interventi dal palco, musica e un DJ set finale con Mattia Terranova.

“Il Pride è anche una festa – ricordano gli organizzatori – ma è una festa politica. Per noi, gioia e orgoglio sono atti rivoluzionari. È il nostro modo per dire che ci siamo e non ci conformiamo ai dettami tristi della società cis-etero-patriarcale.”

IL DOCUMENTO POLITICO: UNA TEMPESTA CHE SVEGLIA

Il cuore pulsante di questa edizione è il documento politico dal titolo “Siamo figl3 della tempesta”, manifesto di un orgoglio che non si piega e non tace.
«Vogliamo risvegliare gli animi e rompere con un sistema eteropatriarcale che ci vuole omologati – spiega Andrea Ragusa –. La tempesta rappresenta per noi un punto di rottura e insieme di rinascita. Parliamo di cura e gioia come atti profondamente politici, perché in un mondo che marginalizza, bombarda, reprime e nega, scegliere di prendersi cura degli altri e di sé, scegliere di gioire insieme, è un gesto radicale».

Un messaggio che attraversa le lotte e le ferite del presente, dalla repressione in Ungheria alle derive conservatrici negli Stati Uniti, fino al grido inascoltato della Palestina.
«Dobbiamo ripartire dalle relazioni umane, reali, profonde – continua Ragusa – non da programmi di potere astratti e calati dall’alto. Vogliamo rimettere al centro i corpi, le emozioni, i bisogni. Solo così possiamo costruire un altro mondo possibile».

SPONSOR SPARITI, CITTADINI PRESENTI

Non tutto è stato facile. “Molti sponsor che ogni anno finanziano eventi più grandi ci hanno detto di no, anche per ragioni politiche. Chiedevamo cifre contenute, ma è sembrato troppo. Inizialmente ci siamo scoraggiati – spiega ancora il presidente Andrea Ragusa – ma la risposta dal basso è stata straordinaria: il nostro crowdfunding ha superato i 2500 euro, che era il nostro obiettivo. Abbiamo raccolto solidarietà e autonomia. Questo ci ha liberato, anche da certi compromessi.”

L’INVITO È PER TUTT3: IL PRIDE NON ESCLUDE

C’è chi ha chiesto un invito ufficiale per partecipare? Almeno così sembra dal suo post social. “Il Pride stesso è un invito. Non è ad personam. Sentire realtà associative che dicono ‘non ci hanno invitato’ fa riflettere: siamo diventati una società dove servono inviti formali anche per lottare insieme? È il tempo di smetterla.”

ACCESSIBILITÀ, NON INCLUSIONE DI FACCIATA

Una delle novità più forti è la partnership con Disability Pride Italia, che rende l’edizione 2025 ancora più accessibile. “Sin dall’inizio, e soprattutto nelle due ultime edizioni, abbiamo cercato di rendere la Parata quanto più accessibile e sicura per tutt3 – commenta Federica Schembri, consigliera di Arcigay Ragusa. – Questo significa non dare per scontato che gli spazi che attraversiamo siano ugualmente accessibili per chiunque, perché ci sono ostacoli che, se non vivi con una disabilità, non vedi neanche. Concretamente – spiega Schembri –, abbiamo previsto una serie di facilities come l’interpretariato LIS, area di decompressione dentro al corteo, tappi per le orecchie, un palco accessibile anche alle sedie a ruote e soprattutto il servizio di cura garantito durante tutta la manifestazione dal nostro staff, che indosserà una maglietta azzurra con la scritta ‘staff’ per essere facilmente individuabile. Il nostro motto è ‘previst3, non inclus3’”.

COMMENTI D’ODIO E REAZIONI: “IL SILENZIO NON BASTA PIÙ”

Anche quest’anno non sono mancati commenti d’odio sui social, sotto i post del Pride e perfino sotto quelli istituzionali, come quello del sindaco Cassì. “Per tanto tempo ho invitato a ignorare, ma oggi dico basta. Se entri nelle pagine altrui per vomitare odio, stai invadendo una casa che non è la tua. Non puoi educare i tuoi figli alla tolleranza se scrivi frasi violente sotto i post di chi rivendica i propri diritti.”

“E poi – conclude Ragusa – anche se il Pride fosse solo una carnevalata, cosa darebbe fastidio? Il vero problema è che sventolare la bandiera della Palestina viene segnalato, mentre nessuno segnala chi scrive insulti omofobi sotto i nostri post. Questo non è accettabile.”


CHI HA GIÀ ADERITO FORMALMENTE AL RAGUSA PRIDE 2025

  • PRISMART APS
  • Associazione Adessobasta Ragusa
  • Stonewall GLBT+ Siracusa
  • Italia Viva Provincia di Ragusa
  • CGIL Ragusa
  • Assemblea NoGuerre Ragusa
  • ControVento Associazione Marxista Rivoluzionaria
  • Partito Democratico Scicli
  • Cristiani LGBT+ Sicilia
  • A.Ge.D.O. Ragusa ODV
  • Partito Democratico Ragusa
  • Mhcasadelleculture
  • Chiesa Evangelica Metodista Scicli
  • Rete 25 novembre
  • The Globe Circolo Arci
  • Federazione Provinciale Sinistra Italiana Ragusa
  • Conferenza Nazionale Donne Democratiche
  • Centro Antiviolenza Il Pettirosso
  • Lista Spiga
  • ANPI Provincia di Ragusa
  • Partito Democratico Comiso
  • A.P.S. Tecne99
  • Partito Democratico Modica
  • Rifondazione Comunista Scicli

Il Ragusa Pride 2025 ha ottenuto il patrocinio del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, dei Comuni di Ragusa, Vittoria, Comiso, Chiaramonte Gulfi, Santa Croce Camerina, Acate, Scicli, Monterosso Almo e Giarratana, dell’ASP 7 e dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Ragusa.


Ragusa nell’Onda Pride

Il Ragusa Pride fa parte dell’Onda Pride, la rete nazionale delle manifestazioni LGBTQIA+ che si tengono in tutta Italia tra maggio e luglio. Domenica 29 giugno saranno ben sei i Pride che sfileranno contemporaneamente in diverse città italiane, tra cui Ragusa. Un’onda arcobaleno che si muoverà in solidarietà anche con il Pride di Budapest, che quest’anno si svolge in forma non autorizzata, dopo che le autorità ungheresi hanno vietato il corteo.

Una scelta politica, quella del governo ungherese, che si inserisce in un clima sempre più repressivo verso le persone LGBTQIA+, e che rende ancora più urgente il sostegno internazionale. Anche per questo, il Pride di Ragusa – come quelli di Milano, Palermo, Perugia, Torino e Verona – ha deciso di sfilare lo stesso giorno, per affermare che la libertà e i diritti non hanno confini, e che nessuna tempesta può fermare la voglia di esistere e resistere. E questa domenica tocca a Ragusa.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it