Si vendono sempre meno case. Agenzia delle Entrate: nel ragusano -7,4%

Nel ragusano si vendono sempre meno case, box e locali commerciali, come nella maggior parte dei territori nazionali. Nella città capoluogo la flessione del mercato immobiliare è più attenuata rispetto al resto della provincia, con le due percentuali che quasi si sfiorano.
I dati sono inconfutabili, resi disponibili dall’Agenzia delle Entrate e si riferiscono ai primi mesi del 2023, messi a confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente.
L’Ufficio studi di Tecnocasa ha analizzato l’andamento nei capoluoghi di regione, nei quali compare ovunque il segno negativo, dal -20,2% di Bari al -4,9% di Napoli, passando dal -6,3% di Palermo e dal -16,8% della carissima Milano, l’unica città che in questo scenario vede i prezzi al metro quadro aumentare, anziché scendere.

Il mercato ufficiale ragusano

Tra gennaio e settembre dello scorso anno, a Ragusa città sono state registrate 734 compravendite a fronte delle 784 dei primi nove mesi del 2022. Tradotto in percentuale, il risultato è -6,4.
Il dato peggiora considerando tutta la provincia, nella quale sono state notificate 1762 compravendite. Nei primi nove mesi del 2022 erano state 1903: -7,4%.

Nel resto dell’Isola

Se Ragusa e Palermo hanno percentuali simili, la peggiore è Caltanissetta dove c’è stato un crollo del mercato immobiliare del 14,2%.
Ottimo risultato per Agrigento, dove le compravendite immobiliari hanno superato il 10%, forse in previsione dell’elevazione della città a capitale della Cultura per tutto il 2025. Bene anche Trapani (+2,9%), mentre Catania soffre con pari percentuale di Ragusa.

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