SI PARLA ANCORA DI “ANIMALI IN CONDOMINIO”

Premettendo che, pur essendo sancita la possibilità di tenere in condominio il proprio amico a 4 zampe, restano fermi i principi di civiltà e buona educazione, secondo i quali bisogna comunque evitare di dar fastidio agli altri, rimuovendo con apposito sacchetti/palette le deiezioni, rispettando quindi principi igienici e del ‘non disturbo’ (anche questi normati e con sanzioni anche salate per chi non li rispetta), torniamo a parlare dell’ok della Camera dei Deputati e, in particolare, della reazione da esso suscitata.
La SIVAE, Società Italiana Veterinari per Animali Esotici, con una propria nota dichiara: “si è persa un’altra occasione per formulare una legge equa, realistica e rispettosa delle reali esigenze dei cittadini e degli animali stessi”.
A parere della SIVAE, infatti, “La definizione “domestico” non riguarda affatto la adattabilità alla vita in appartamento ma si riferisce invece a quelle specie su cui l’uomo da secoli esercita una selezione artificiale tale da renderle diverse dall’ancestrale selvatico.”
Quindi, paradossalmente, se si può tenere un animale ‘domestico’ e non un animale ‘esotico’ … avremo il divieto per il criceto … ma lo “sta bene” per una capra!
Seguiremo gli altri sviluppi!

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