SI’ A RIMODULAZIONI NO A SOPPRESSIONI DI STRUTTURE GIUDIZIARE COME MODICA

La ringrazio innanzitutto vivamente per il Suo cortese invito a partecipare alla seduta di domani 14.10.2011 del Consiglio Comunale di Modica. Purtroppo, a causa di precedenti improcrastinabili impegni, mi trovo nella impossibilità di prendere parte alla riunione e di ciò mi scuso.

Desidero tuttavia, per quanto mi è possibile, contribuire alla discussione con queste brevi righe, alle quali affido il mio pensiero e che La prego di accludere, se Ella lo riterrà, agli interventi espressi nel corso dell’Adunanza.

Da più parti vengono prospettate esigenze di rimodulazione della geografia giudiziaria, con la conseguente soppressione (od accorpamento alle sedi più vicine, secondo l’eufemistica espressione oggi diffusasi) dei tribunali cosiddetti ‘minori’, tra i quali rientrerebbe, in base alle notizie di stampa, il Tribunale di Modica.

Non condivido siffatta impostazione.

Se è certamente opportuno, nell’attuale momento storico, operare una razionalizzazione delle strutture giudiziarie sui territori, per ottenere efficienza del servizio nel rispetto dei diritti dei cittadini, realizzando nel contempo economie di gestione, non può accettarsi una non meditata ed indiscriminata eliminazione di strutture, come quella di Modica, di nuova e moderna concezione e nelle quali più attento è stato, per quello che è la mia personale esperienza, il recupero di funzionalità e di efficienza, tanto da consentire al nostro Tribunale di offrire un servizio all’avanguardia nell’intero panorama nazionale, in termini di prontezza e di certezza delle risposte giudiziarie, sia ai cittadini che alle Istituzioni. Tale soppressione, nociva a fini di contenimento della spesa, suonerebbe come beffarda smentita ai manifestati propositi di attenzione allo sviluppo del territorio.

Oggi il Tribunale di Modica, lungi dal costituire una realtà ‘minore’, rappresenta non solo un presidio storico, protagonista delle memorie e del progresso di questa Comunità sin dal 1392, ma si pone come baluardo in grado di rispondere alla domanda di giustizia e di sicurezza dei cittadini e di contribuire a radicare una vera e propria cultura della legalità, presupposto indispensabile per il rilancio della crescita produttiva ed occupazionale.

Mi è grata l’occasione di porgerLe i sensi della mia più viva cordialità.

 

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