SFORNIAMO ATTRAVERSO LA PREPARAZIONE I PROFESSIONISTI DI DOMANI

In un’aula dell’ITC Fabio Besta, sezione staccata di Santa Croce Camerina quattro ragazzi di nazionalità rumena e un ragazzo tunisino, con il supporto dell’insegnante, Simona Gè, imparano l’italiano e si preparano al corretto inserimento nell’istituto.

Diciannove ragazzi, qualcuno della seconda classe, altri della quarta, insieme alla loro insegnante, Anna Akutina imparano la lingua inglese, che senza lo stress delle interrogazioni, attraverso gli esami del “Trinity”  permette loro di acquisire un attestato che avrà valore in qualsiasi facoltà universitaria in qualsiasi parte del mondo, devono, come dice la loro insegnante, professoressa Akutina, che per il terzo anno segue nell’istituto il progetto, essere astuti e preparati nel sostenere una conversazione di quindici minuti con esaminatori di madrelingua, magari cambiando argomento e cercando di essere coinvolgenti e preparati.

Una sezione staccata, quella di Santa Croce, che per quanto riguarda le attività che svolge, per la qualità degli insegnanti, non ha nulla da invidiare alla sede centrale di Ragusa, pur avendo qualcuno, che identificando la scuola di Santa Croce con il sindaco Schembari, rema contro o almeno così afferma il preside, Girolamo Piparo.” Alle medie i ragazzi non vengono indirizza verso questo istituto ed è un peccato. Io vedo in questo un dato politico che non agevola i ragazzi.

 Gli chiediamo se il non avere avuto la sede promessa, da parte della provincia non abbia avuto il suo peso nelle iscrizioni.

“Continuo a pensare che le provincie vadano soppresse. Il governatore Lombardo, a livello regionale e Berlusconi prima, Monti adesso, sembrano intenzionati a perseguire su questa strada. Esempio emblematico dell’inutilità di questi enti proprio la mancata costruzione dell’istituto di Santa Croce e un altro esempio l’istituto di Modica, dove nel lontano 1997 l’assessore Drago fece stanziare dei fondi per la sua ristrutturazione. Quell’edificio è un edificio storico. Esisteva già prima del terremoto del 1693, Oggi a distanza di 14 anni siamo ancora qui a parlarne.

Preside, guardi che come ha spiegato il Presidente Antoci, questi Enti non costano nemmeno tanto e svolgono un ottimo lavoro.

R: Se devo comprare il vino, non chiedo all’oste se è buono. Riceverei una risposta ovvia. Sotto il profilo personale, Antoci è un’ottima persona. Un galantuomo. Oggi l’ente provincia gestisce l’edilizia scolastica e le strade, cosiddette provinciali, per il resto è un ente autoreferenziale. Si è mai visto qualcuno che dice al presidente della provincia; tu non mi hai fatto la strada o tu non mi hai trovato un lavoro. Lo fa con il sindaco. Queste competenze possono andare ai comuni. Quanto al resto, questi enti hanno tempi biblici che mal si rapportano con i tempi in cui viviamo. L’assessore alla pubblica istruzione c’è da qualche tempo ma chi se ne è accorto? Sono solo sagre e Ragusani nel Mondo

D: Mi sembra un po’ arrabbiato per il cambio di tipologia nella costruzione della scuola. Preferiva il prefabbricato?

R: Tecnicamente non entro nel merito ma rapportandolo all’esperienza dell’Aquila, la vedo come una perdita di tempo. Termino dicendo che aspetto che le 75 auto con relativo autista in dotazione all’ente smettano di scorrazzare assessori e dirigenti e abbiano un corso diverso perché come diceva Totò “E io pago”

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