SFIGMO E FONENDO

La gotta è una comune forma di artrite causata dalla deposizione di cristalli di acido urico nei tessuti e nelle articolazioni; è una malattia cronica e debilitante che colpisce per lo più gli uomini adulti ma interessa anche le donne,per lo più nel periodo post-menopausale. Anche i giovani, per stili di vita che possono predisporre alla iperuricemia, possono esserne interessati. L’incidenza della gotta è direttamente correlata ai livelli di acido urico e l’aumento della sua prevalenza è legata alla modifica dell’alimentazione, all’aumento dell’obesità e della sindrome metabolica (iperglicemia, dislipidemia, obesità ed ipertensione arteriosa) e a stili di vita poco salutari. L’iperuricemia cioè un aumentato livello di acido urico nel sangue non è sinonimo di gotta, anche se ne è il maggior fattore di rischio; questi ultimi si dividono in fattori di rischio modificabili e fattori di rischio non modificabili.

I fattori di rischio modificabili sono:  a) l’iperuricemia che può essere ridotta dall’uso di farmaci; b) la dieta, infatti il consumo cronico di alcool e birra oltre che di carni rosse ed interiora, di pesce azzurro,  crostacei e molluschi, sono il substrato per la formazione di acido urico; c) farmaci quali i diuretici, l’aspirina a basso dosaggio, la levodopa (farmaco per il parkinson) e la ciclosporina (farmaco immunosoppressore);  d) l’obesità e l’ipertensione espongono a rischio di gotta e c’è da dire che i pazienti affetti da gotta hanno una maggiore incidenza di malattie cardiovascolari.

I fattori di rischio non modificabili sono l’età, il sesso, la razza e i mai assenti  fattori genetici.

La gotta è malattia progressiva che ha una fase acuta, una fase intercritica e la gotta tofacea cronica; la fase acuta in genere interessa la prima articolazione metatarso-falangea (quella dell’alluce ) ed è detta di norma podagra; possono essere interessate anche caviglie, tarso, ginocchia, polsi e gomiti; poi può seguire se non trattata una fase intercritica con episodi sempre più frequenti fino alla formazione dei tofi cioè noduli sulle articolazioni dovute al depositarsi dei sali di acido urico.

L’attacco acuto è una classica manifestazione artritica con dolore, arrossamento, tumefazione dell’articolazione e impotenza funzionale; l’infiammazione va oltre i confini anatomici dell’articolazione interessata ed in genere può essere scatenata da pasti abbondanti e ricchi di grassi, da farmaci, dal digiuno prolungato ed anche da traumi.

Nella gestione e nella prevenzione della gotta l’educazione alimentare del paziente è fondamentale; la terapia per ridurre l’acido urico deve essere cominciata non prima di 15 giorni da un attacco acuto, mentre la terapia di scelta dello stesso attacco acuto si basa sull’uso della colchicina, dei FANS (antinfiammatori) e dei cortisonici.

I farmaci per la gotta cronica sono l’allopurinolo e il febustat in chi è intollerante allo stesso allopurinolo e lo scopo è quello di mantenere l’acido urico sotto i 6 mg/dl.

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