Sesso in carcere con stanze riservate. La proposta che suscita polemiche. Che ne pensate?

Fa discutere la proposta di riservare stanze specifiche nelle carceri italiane per consentire ai detenuti di fare sesso con le persone esterne che amano. Una cosa che avviene in altre nazioni. La proposta suscita polemiche e prese di posizione tra i vertici del sindacato di polizia penitenziaria. “Ciclicamente, viene fuori la proposta di destinare stanze o celle in carcere per favorire il sesso ai detenuti. Noi ribadiamo quel che diciamo da tempo, con fermezza ed altrettanta chiarezza: per il SAPPE, i nostri penitenziari devono assicurare il mandato costituzionale dell’esecuzione della pena e i nostri Agenti di Polizia Penitenziaria non devono diventare ‘guardoni di Stato!”. Lo afferma Donato Capece, segretario generale del SAPPE, Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, commentando talune nuove indiscrezioni sul riconoscimento e l’esercizio del diritto al sesso in carcere per i detenuti.

“Il sesso in carcere è una proposta inutile e demagogica, che offende anche chi ha subìto un reato anche molto grave.  Si ricorra, piuttosto, alla concessione di permessi premio a quei detenuti che in carcere si comportano bene, che non si rendono cioè protagonisti di eventi critici e che durante la detenzione lavorano e seguano percorsi concreti di rieducazione. E allora, una volta fuori, potranno esprimere l’affettività come meglio credono”.  E voi cosa ne pensate?

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it