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“Serve un maggiore sforzo per il comprensorio ragusano e tutto il sistema giustizia ibleo lo richiede”
13 Feb 2020 10:35
“Serve un maggiore sforzo per il comprensorio ragusano e tutto il sistema giustizia ibleo lo richiede”. E’ quanto viene sollecitato dalla Procura, dal Tribunale e dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Ragusa. Nella proposta di rideterminazione delle piante organiche del personale di magistratura elaborata dal Ministero della Giustizia sentito il Csm, 14 magistrati sulle 402 nomine previste, si prevede siano assegnati al Distretto di Catania, (sei alla Corte d’Appello di Catania, tre al Tribunale di Catania, due a quello di Siracusa, uno ciascuno ai Tribunali di Ragusa e Caltagirone, ed uno alla Procura di Siracusa).
Una decisione che al ‘sistema giustizia’ del territorio ibleo, nella fattispecie, sembra iniqua a fronte dei dati analizzati e che conducono alla proposta formulata dal MinisteroLo spunto deriva da quattro fattori, in particolare, che interessano da vicino la provincia iblea e che vengono definiti caratterizzanti nella qualificazione della ‘domanda’ di giustizia: per i primi due fattori ovvero la concentrazione delle imprese sul territorio e l’incidenza della criminalita’ organizzata, il territorio Ragusano e’ particolarmente vulnerabile.
Un dato su tutti: il cosiddetto indice IOC (indicatore di organizzazione criminale) nel Distretto di Catania e’ alto ma in particolare a Ragusa, e’ pari a 100, ed e’ il piu’ alto a livello nazionale. Definisce statisticamente il grado di vulnerabilita’ di un territorio rispetto al crimine organizzato dettato anche alla concentrazione delle imprese oltre che dalla maggiore incidenza di reati di tipo economico, di associazione a delinquere ‘semplice’ e di stampo mafioso. A Ragusa e Siracusa, il numero di iscrizioni pro capite assegnate a ogni magistrato giudicante supera di gran lunga la media nazionale con pendenze di 929 procedimenti a Catania, 1182 a Caltagirone, 1126 a Ragusa e 1296 a Siracusa.
Come dato di sintesi, il Distretto di Catania e’ quello con il maggior numero di pendenze in Italia. Ogni procuratore ibleo invece ha 690 fascicoli assegnati (742 a Siracusa) e nonostante l’alta produttivita’, le pendenze annue ovvero quei procedimenti che non vengono definiti ma si riportano dall’anno o dagli anni precedenti sono 391. Discorso complesso e che appare contrastante. E allora, appunto, il ‘sistema giustizia’ ibleo chiede una revisione prima che le assegnazioni diventino definitive.
Lo fa il Procuratore capo di Ragusa, Fabio D’Anna nella introduzione al parere richiesto sulla proposta dagli organismi superiori rileva che per la Procura di Ragusa ‘pende’ un taglio nel 2016 di un magistrato che non e’ stato mai reintegrato e se la premessa della proposta ministeriale e’ quella di dare “maggior peso alle iscrizioni rispetto alle pendenze”, ecco che il dato sembra ancor piu’ iniquo. Ma sulla poca considerazione dell’indicatore di organizzazione criminale (il cosiddetto IOC) che la Procura si sofferma.
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