SERIT REGIONE, PEGGIO DELLE VECCHIE ESATTORIE

Da alcuni anni il movimento vittoriese si batte contro le vessazioni  di vari Enti impositori (Comuni, Inps, Consorzi, Banche ) e della Serit che gestisce il prelievo fiscale e tributario.

Questa nostra lunga protesta, oggi riparte e ritrova impulso nell’appello dei Vescovi di Ragusa, Siracusa e Noto a favore dei cittadini vessati e delle famiglie. I Vescovi hanno ritenuto di esprimersi pubblicamente in rapporto alle gravi condizioni economiche e sociali  che si sono smisuratamente sviluppate nei nostri territori. In questo appello noi ci riconosciamo e ci adoperiamo per uno sbocco positivo.  La nostra protesta   si articolerà per alcuni giorni e per alcune settimane, sino a quando dai Governi di Roma e di Palermo non saranno assunti i provvedimenti che attendiamo da anni contro le vessazioni a cui sono sottoposti i cittadini da parte  della Serit, tanto nella versione partecipata dalla Montepaschi quanto in quella attuale che vede la Regione siciliana unica proprietaria.

Sovratasse enormi, interessi di mora, ricarichi multipli, notifiche ripetute su pagamenti già effettuati, duplicazioni errate, assediano quotidianamente le persone.

Un Giudice di pace di Palermo ha accertato addirittura  la incompetenza della Serit a operare in materia di esazione dei tributi in Sicilia. E’ ORMAI INSOPPORTABILE   la sistematica violazione delle norme sui fermi amministrativi e sulla apposizione di ipoteche totalmente sproporzionate col debito dei cittadini.

La politica tace così come tace l’amministrazione comunale di Vittoria che ha trasformato la crisi di tante famiglie in una occasione di lavoro per  decine di avvocati e per rinforzare l’assalto della Serit ai cittadini, con cause civili tanto inutili quanto costose.

I cittadini sono totalmente esposti e indifesi rispetto ai nuovi sistemi di pressione fiscale che sono stati escogitati nel passato da questa amministrazione comunale che aveva  introdotto il Certificato di Regolarità contributiva, poi bocciato clamorosamente dal Consiglio comunale, e il ticket di ingresso al Mercatino.

La gente sta male, non ce la fa a tirare avanti, manca il lavoro, le aziende falliscono: è crisi nera. Ma la crisi economica non li ferma e azzannano le famiglie. Gli sprechi dell’amministrazione, che non rinuncia alle sue feste e chiude  i servizi sociali, sono sotto gli occhi di tutti. Milioni di euro sono stati dirottati, per scelte precise dell’amministrazione, verso spese aggiuntive che potevano essere risparmiate: i rifiuti a Motta Santa Anastasia costano a Vittoria 3milioni di euro l’anno e a pagare sono i cittadini. La Sicilia poi è l’unica Regione d’Italia dove operano non una ma due società di riscossione con due presidenti, due Consigli di amministrazione, e tanto personale scelto come vogliono loro, come fa Nicosia a Vittoria. E ciò nonostante, a Vittoria il personale Serit  è totalmente insufficiente, allocato in spazi angusti, e la gente è costretta a fare turni di attesa estenuanti.

Le aziende agricole, artigiane e commerciali,  sono al collasso e ipotecate, i cittadini soffrono per l’asprezza e l’assurdità dei meccanismi operativi della Serit, che utilizza le norme contrattuali con spietatezza e insensibilità sociale.  La politica deve intervenire, soprattutto sui Governi di Roma e di  Palermo.

E’ tempo di fare scelte a sostegno delle famiglie e dei disoccupati, bloccando i pagamenti, l’usura legalizzata e le vessazioni.

Si invita la cittadinanza a partecipare al Sit in che si terrà  Giovedi 20 Ottobre ore 9 di fronte all’Esattoria di Via Cialdini.

Esso si protrarrà quindi per tutti i Giovedi di ogni settimana, sino alla definizione delle misure auspicate. Facciamo appello a tutti i cittadini, in tutti i Comuni dell’Isola, a mobilitarsi e a partecipare con le modalità e le forme più opportune, all’insegna della Democrazia e della Nonviolenza.

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