Sequestro di persona a Ragusa: condannato 29enne

L’ha chiusa in casa a chiave per impedirle di andarsene. Un uomo di 29 anni è stato condannato per sequestro di persona e tentata violenza privata.

I fatti

E’accaduto a Ragusa lo scorso 10 novembre.

Nel corso del dibattimento sarebbe emerso che i due convivevano da una settimana; lei avrebbe accettato l’ospitalità dell’uomo, un tunisino di 29 anni, dopo avere litigato con la sorella ma a distanza di qualche giorno esasperata dalla gelosia dell’uomo, voleva andarsene. Per questa ragione lui, secondo la tesi dell’accusa, l’avrebbe chiusa a chiave in casa, fatti che l’imputato avrebbe ammesso. Sarebbe accaduto il mattino del 10 novembre, appunto. Una discussione e poi lui si sarebbe allontanato per andare a lavorare chiudendola dentro casa a chiave. Lei prima lo avrebbe chiamato diverse volte e poi si sarebbe rivolta alle forze del’Ordine. Sul posto i carabinieri che hanno chiamato i vigili del fuoco per forzare la porta di ingresso e liberare la donna. Poi un malore. La donna, connazionale dell’imputato era stata soccorsa e portata in ospedale.

La condanna   

Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna dell’uomo, che ha scelto il rito abbreviato, a 1 anno e 2 mesi. Il difensore dell’uomo, l’avvocata Francesca D’Izzia ne aveva chiesto l’assoluzione per entrambi i reati. L’uomo, secondo quanto evidenziato dal legale, aveva lasciato alla donna il telefonino e non si è sottratto all’arresto; in subordine l’avvocata ha richiesto il minimo della pena con la concessione delle attenuanti generiche e la sospensione condizionale. Il giudice ha disposto la condanna a 1 anno e 1 mese; l’uomo dovrà versare alla donna – rappresentata dall’avvocato Gaetano Veninata, un risarcimento complessivo di 5000 euro oltre a rimborsare le spese legali sostenute dalla stessa.

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